
L’edificio fu costruito da Ezio Italo Salvatori ai primi del ’900 per conto dell’allora Croce Verde. Passò alla Cri nel 1936
Luogo di incontro e aggregazione per quasi un secolo, poi il progressivo declino e la dismissione decenni fa. Ma il Comitato Strettoia non demorde: la storica ex Croce Rossa, in via Casone, torna per l’ennesima volta all’asta e i cittadini lanciano un nuovo appello al Comune affinché partecipi al fine di restituire alla comunità strettoiese spazi di interesse pubblico di cui la frazione ha bisogno come il pane. L’asta si terrà l’8 maggio, con una base di 136.800 euro. "Riteniamo importante che l’amministrazione comunale si attivi per trattare l’acquisto dell’edificio nelle sedi opportune – scrive il comitato – e acquisirlo al patrimonio pubblico in quanto trattasi un bene pubblico da sempre nella disponibilità ed uso della frazione, come ampiamente sottolineato nell’osservazione al Piano operativo, tra l’altro accolta all’unanimità".
Nella sua accorata richiesta, il comitato ricorda al Comune che Strettoia, pur essendo una frazione popolosa, non ha a sua disposizione un immobile pubblico utilizzabile dalla comunità. "Una volta accolta la nostra osservazione – prosegue l’appello – riteniamo che l’immobile debba essere vincolato urbanisticamente alla destinazione d’uso per attrezzature collettive di uso e a carattere pubblico. L’ipotesi di destinazione d’uso non emerge dalla perizia agli atti a base d’asta e inoltre non emerge in modo chiaro la continuità degli atti pubblici che ne attestano la titolarità del bene alla Croce Rossa. Pertanto, anche per questo motivo, come più volte richiesto si ritiene necessario e indispensabile un intervento della pubblica amministrazione".
d.m.