"Ridiscutiamo il futuro dell’ex Teti". Il gruppo Paesani torna alla carica e sollecita l’amministrazione comunale a riaprire il dialogo per scongiurare la realizzazione di appartamenti nell’immobile sul lungomare. Dopo gli esposti a Procura e Corte dei Conti, i paesani riaffrontano i progetti in merito ad ex Greppia e Teti "per i quali – sostengono – sono stati adottati due pesi e due misure". "Premesso – cominciano – che certe opere possono indubbiamente migliorare i luoghi, e può darsi che ciò accada anche con la piazza che sostituirà l’edificio in abbandono della Greppia, ci chiediamo perché, però, questo stesso modo di pensare non sia stato applicato anche all’area ex-Teti che, fino all’adozione del Nuovo Piano Operativo nel 2021, aveva una destinazione legata all’interesse pubblico. Infatti era catalogata tra le “aree di proprietà pubblica o preordinate all’acquisizione, anche mediante esproprio, da parte del Comune” e poi, a sorpresa e senza nessuna motivazione dichiarata, nella delibera del 22.4.2024, viene indicata come area per “Attivita’ artigianale, commerciale e servizi privati”. La legittimità o meno del passaggio di scheda dell’area ex Teti a livello di regolamento urbanistico non cambia di una virgola la responsabilità politica di una scelta con cui siamo in completo disaccordo. Infatti su questo livello una trasformazione di questa entità avrebbe dovuto portare con sé un’adeguata motivazione che non c’è stata e che sembra addirittura essere stata sconosciuta a molti consiglieri".
"Crediamo che la scelta di non acquisire l’area ex Teti a patrimonio comunale – proseguono i paesani – quando, ancora catalogata come area di interesse pubblico e con un valore economico inferiore a quello a cui poi è invece stata effettivamente acquisita dalla società proprietaria anche della Greppia, potrebbe essere ridiscussa alla luce di questa nuova evidenza. Del resto abbiamo preso atto che, quando ha avuto la volontà, l’amministrazione ha trovato le risorse finanziarie per la nuova pavimentazione in centro o per la scuola di Vaiana. E ricordiamo che fu proprio un cavallo di battaglia della campagna elettorale del primo mandato Murzi la destinazione totalmente pubblica di Palazzo Quartieri".
Francesca Navari