Exploit anche con pioggia. E milionate di click online

Analisi degli introiti e delle visualizzazioni sui social in Italia e nel mondo

Exploit anche con pioggia. E milionate di click online

Exploit anche con pioggia. E milionate di click online

Purtroppo i dati forniti dalla Fondazione non hanno l’incasso netto (decurtati i diritti Siae e Scf vendite online), quindi il confronto col 2023 va fatto a braccio, soprattutto rispetto al bilancio preventivo 2024 e al consuntivo 2023. Ma un anno fa alla Siae e a Scf andarono 404.911 euro, e considerato che l’incasso lordo totale è cresciuto di circa 137 mila euro, il surplus netto per la Fondazione sarà poco sopra a quello del centocinquantenario, quando si attestò a 423.866 euro. Torniamo al lordo. Quest’anno i veri exploit sono stati l’ultimo corso (sabato col maltempo) e il penultimo corso (domenica di sole primaverile). Più povero il Giovedì Grasso (76.121 euro, ma nell’interno pioveva), bene Martedì Grasso. È un successo, comunque, aver mantenuto l’incasso giornaliero del 2023, 70 mila euro oltre i 3 milioni, senza gli eventi speciali e la promozione dell’anniversario. Questo con 13 mila presenze in più, 374.298 contro 361.463. Effetto dei biglietti scontati, dice Marcucci. Ma anche dei cumulativi, circa 2.700 in più aumentati a 50 euro per chi non li ha comprati in prevendita a 40 euro: 32.502 biglietti per 1.359.260 euro, contro 29.829 acquirenti del 2023 per 1.223.425 euro. Si consideri che nel 2014 le presenze furono 255.742, e nel 2019 prima del Covid 300.748. La Fondazione ha puntato sulla promozione sociale ed enumera questi risultati: oltre 5 milioni di persone raggiunte su Facebook (133.437 follower e 123,875 life sulla pagina Facebook della Fondazione, la più vista tra i Carnevali italiani), quasi 1 milione su Instagram, oltre 19 milioni di visualizzazioni della campagna "Graaande!" rispetto ai 9 milioni auspicati. I video dei carri su Visititaly.eu sono stati visti oltre 36 milioni di volte, con 14 mila commenti da tutto il mondo (compresi i webeti stranieri che pensavano che il caprone dei Cinquini fosse un simbolo satanico).

b.n.