Fausto Leali a “Camaiore Estate“. La voce soul della musica italiana: "Ho imparato a non mollare mai"

Domani sera, alle 21.30, il cantante sarà sul palco del centro storico, in Piazza XXIX Maggio . Si esibirà con i migliori brani del suo repertorio e con le canzoni realizzate in duetto con altri artisti .

Fausto Leali a “Camaiore Estate“. La voce soul della musica italiana: "Ho imparato a non mollare mai"

Fausto Leali a “Camaiore Estate“. La voce soul della musica italiana: "Ho imparato a non mollare mai"

Una voce roca, grintosa, quella di Fausto Leali, che più di sessant’anni fa lo ha consacrato tra i cantautori italiani più celebri della storia, e che sarà protagonista di “Camaiore Estate“, domani sera alle 21.30, in concerto in Piazza XXIX Maggio.

Signor Leali, che rapporto ha con la Versilia e Camaiore?

"Lido, di Camaiore, è una zona che ho frequentato molto, tra la Bussola e le Focette. Da Camaiore sono passato sono per visitarla, ma mai stato a cantare".

Cosa ha preparato per lo spettacolo di domani?

"Le canzoni del mio repertorio, ma spesso mi diverto a fare anche qualche canzoni di altri, specialmente nei duetti realizzati di recente, ad esempio con De Gregori o Ruggeri".

A chi guardava, quando ha cominciato a fare musica?

"Dall’età di 17-18 anni avevo il mio gruppo, e non avendo ancora un mio repertorio personale, mi aggrappavo ad altri cantanti. Andavo da Ray Charles, James Brown, The Beatles, ma altri vari...".

Ha oltre 60 anni di carriera alle spalle, se dovesse guardare indietro, qual è il momento che reputa più importante?

"La prima volta che ho assaporato il successo vero nel ’67, con A chi. Avevo già fatto qualche trasmissione televisiva, ce n’erano poche, e quelle due o tre dove andavi eri già fortunato. Nel ’63 c’erano un paio di dischi miei in classifica, ma il 1967, quello, è stato il momento".

Come ha visto cambiare la musica italiana?

"I cambiamenti ci sono stati, ma non così repentini. Si sono sviluppate piano piano determinate cose e alla fine la melodia, tutta italiana, salta sempre fuori. Perché a livello di melodia in Italia siamo sempre stati forti, penso a Verdi e Puccini. Influenza senza saperlo tutti quanti noi nella melodia, che ci basiamo su quello che abbiamo imparato".

Ha un cantautore contemporaneo preferito?

"Ce ne sono parecchi. Penso a Lazza, Irama, che ha una voce particolare, o alle ragazze, come Elodie e Angelina Mango che ha un’energia veramente forte".

Progetti futuri?

"Non bisogna mai mollare. Ci sono persone interessate a me ultimamente, e i progetti che porteremo avanti, spero che li potrete ascoltare".

Gaia Parrini