Mario ha 83 anni e reclama il diritto di potersi muovere liberamente: di andare a fare la spesa, prendere un caffè con suo figlio all’ombra del Duomo di Pietrasanta, godersi il sole sulla Passeggiata di Viareggio, incontrare i vecchi amici nella piazza di Camaiore... Ma per chi ha una disabilità, come Mario, che per spostarsi ha bisogno della carrozzina, questa libertà è una conquista faticosa. Banalmente, la fermata dei bus più vicina a casa di Mario – in via del Tintoretto a Lido – non ha il bollino blu. Quello che contraddistingue le fermate accessibili. E per questo gli autisti di Autolinee Toscane, anche se i mezzi sono dotati dell’apposita pedana, non possono fermarsi per caricare né per scendere Mario con la sua carrozzina. Allora suo figlio, Rossano Doveri, ha iniziato a bussare a tutte le porte, rivendicando il diritto di potersi muovere con suo padre.
E dall’assessora al sociale del Comune di Camaiore, Anna Graziani, arrivano garanzie concrete. "Ho incontrato Rossano una ventina di giorni fa, mi ha spiegato la situazione e con gli uffici, con l’assessore ai lavori pubblici Graziano Dalle Luche, stiamo lavorando per trovare una soluzione. Mario e suo figlio – prosegue Graziani – hanno ragione: il servizio pubblico deve essere garantito a tutti. Le città devono essere a misura di persona, e l’amministrazione si sta impegnando affinché ciò si realizzi".
Nel frattempo, d’intesa con gli uffici della Provincia, il Comune ha avviato il percorso "Per rendere accessibili due fermate dei bus in via Italica, quelle nei pressi del centro commerciale naturale e a poca distanza da via del Tintoretto. Una strada molto stretta, quest’ultima, che stiamo pensando infatti di alleggerire dal traffico pesante". Tempi della burocrazia permettendo "Ci auguriamo – conclude Graziani – di raggiungere presto l’obiettivo".
Martina Del Chicca