Viareggio, 9 aprile 2023 – Pranzi di Pasqua, gitarelle fuori porta nel tradizionale lunedì dell’Angelo. Il refrain degli ultimi giorni fra uno scambio di auguri e l’altro, è sempre il solito, anno dopo anno: "Che facciamo a Pasquetta? Che mangiamo domenica a pranzo?". Ma non è così per tutti. Ci sono tante persone che non hanno organizzato niente per il semplice motivo che sono al lavoro. Lavorano proprio per garantire a concittadini e turisti di godersi nella maniera più serena possibile questa doppia festa. Ci sono baristi, ristoratori, pizzaioli che sono ovviamente aperti.
E poi ci sono anche tutti coloro che garantiscono i servizi pubblici essenziali, dal personale del 118 ai vigili del fuoco, dai carabinieri ai poliziotti, finanzieri, Capitaneria di porto, vigili urbani. Un plotone di persone che proprio nei giorni di festa, sono a disposizione delle persone. E così mentre c’è chi è intanto a preparare torte di Pasqua, c’è chi è pronto a indossare la divisa e mettersi al servizio della collettività.
Il dottor Andrea Nicolini è il responsabile medico del servizio di emergenza-urgenza del 118 per la Versilia, Lucca e Massa-Carrara. Un impegno importante per un servizio su zona vasta che deve essere ovviamente garantito 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno.
Dottore, che cosa si prova a lavorare quando tutti gli altri sono in vacanza?
"Nulla di particolare. In fondo è una nostra scelta. Lo sappiamo fin dall’inizio quando intraprendiamo questa professione. E’ chiaro che dobbiamo sacrificare qualcosa alla famiglia, ma lo sappiamo e lo facciamo senza particolari sacrifici e lamentele. Certo per chi ha figli piccoli è un disagio maggiore. Tante volte capita che quando te sei libero loro sono a scuola, oppure, come nei giorni di festa, quando loro sono a casa, te invece sei al lavoro. Però, ripeto, lo abbiamo scelto noi. Fra l’altro lavoriamo su turni e questo ci permette di organizzare anche le giornate di festa con i nostri cari. Poi ovviamente cerchiamo di organizzarci per dividerci le principali festività. Ad esempio se uno fa Natale e Santo Stefano lo teniamo libero per Capodanno".
Una sbicchierata ve la concedete comunque all’ora del pranzo pasquale, oppure per il cenone di Natale o la notte di Capodanno?
"Certamente, ci mancherebbe. Purché, è ovvio, si evitino gli alcolici. Un bel brindisi solo con aranciata o coca cola. In fondo che male c’é? Magari domani (oggi per chi legge) chi è di turno porterà anche una colomba da condividere con i colleghi di lavoro".
Cambia la vostra attività da un giorno di festa a uno feriale? Ci sono esigenze diverse da parte della popolazione?
"Tutto sommato il lavoro è lo stesso. Magari nei giorni di festa, non essendo disponibile il medico di famiglia, suppliamo a questa carenza e cerchiamo di accontentare le richieste di chi si rivolge al 118 anche se in realtà determinati servizi non sarebbero di competenza dei nostri operatori".
In realtà turistiche come la nostra cambia però il numero di persone presenti sul territorio...
"Questo è vero. Il numero delle presenze fisiche sul territorio cambia nei giorni di festa. In realtà turistiche come la Versilia, ma anche Lucca, c’è un maggior flusso di persone. E questo aumenta inevitabilmente le richieste di soccorso e di aiuto in generale".