MARIA NUDI
Cronaca

Filo diretto online con i fedeli. La chiesa apre canale youtube . Lo ha ideato padre Elzeario

La modalità dedicata al dialogo con la comunità e per avvicinare le giovani generazioni. Tra i filmati il video di una canzone nella quale canta anche l’arcivescovo Giulietti .

La modalità dedicata al dialogo con la comunità e per avvicinare le giovani generazioni. Tra i filmati il video di una canzone nella quale canta anche l’arcivescovo Giulietti .

La modalità dedicata al dialogo con la comunità e per avvicinare le giovani generazioni. Tra i filmati il video di una canzone nella quale canta anche l’arcivescovo Giulietti .

San Francesco d’Assisi quando era ancora Francesco e predicava aveva un motto con il quale rispondeva alle persone che spesso gli chiedevano a chi appoggiarsi nelle difficoltà “Apoggiati a Dio, a Dio soltanto“. Ma come si fa ad appoggiarsi a Dio se oggi Dio sembra essersi allontanato dalla realtà e sembra non parlare più agli uomini? Padre Elzeario dei Frati minori (francescani) ha pensato che questa difficoltà si può sorpassare o minimizzare utilizzando il linguaggio e gli strumenti con i quali oggi la società dialoga e si confronta: in una parola i social.

E così padre Elzeario, appassionato di social, ha pensato che i social possono essere il nuovo cordone ombelicale tra la società e la parola del Vangelo. E un paio di mesi fa ha creato un canale youtube “Chiesa nella città di Viareggio“: canale informativo consultabile a questo indirizzo “https://www.youtube.com/@cncviareggio. E su questo canale il parroco di Sant’Antonio ha già messo una quindicina di filmati che hanno avuto un record di visualizzazioni e un video nel quale ha coinvolto, sacerdoti, suore, frati e anche Paolo Giulietti, elevato arcivescovo di lucca il 19 gennaio 2019 da Papa Francesco. Nel video cantano tutti insieme la versione italiana della canzone, il cui testo è stato scritto nel 1974 in Spagna, intitolata “Pescatore“ e conocosciuta anche con il titolo La barca. Il solo video della canzone ha avuto un migliaio di visualizzazioni. Un successo che frate Elzeario senza alcuna prosopopea e senza sentirsi un protagonista, ma al contrario un semplice strumento del Signore condivide con la Nazione.

Come è nata l’idea?

"Questo canale nasce con l’obiettivo di coinvolgere innanzitutto i giovani che sono il futuro e poi ciascuno di noi: la chiesa ha sempre camminato guardando avanti e oggi i social sono importanti se si usano per scopi costruttivi e positivi, lo stesso Papa Francesco si affida alle nuove tecnologie. I filmati che ho messo in questo periodo hanno avuto riscontro. Sono di contenuti diversi: si va dalle riflessioni sul Vangelo domenicale a altri argomenti come gli eventi della città. Non sono monologhi, ma dialoghi".

Cosa pensa dei giovani di oggi?

"Che sono persi e che devono ritrovare speranza e gioia. Sono presi da tante cose: ecco perchè per intercettare la loro attenzione è necessario utilizzare i canali che usano".

Ha citato la parola gioia è legata alla sua vocazione?

"Certo la mia vocazione nasce dalla gioia che ho sentito nel cuore quando da adolescente in Polonia per un puro caso incontrato il primo gruppo di frati Francescani. Mio padre cantava in un coro parrocchiale e così la mia famiglia frequentava la parrocchia. Il mio percorso è iniziato nel 1980 quando ho sentito la voce della vocazione che ha bussato al mio cuore. Ho avuto la possibilità di fare esperienza in un paio di conventi dove ho visto la gioia con la quale i frati lavoravamo, stavano insieme. Uno di questi incontri è stato arricchito da un’esperienza particolare. Nella cappella del convento era custodito un Crocifisso che era stato bruciato e il Cristo non aveva più le braccia: in quel momento ho sentito che volevo essere anche le braccia di Cristo. E così è partita la mia vocazione e il perocorso che ho fatto e che sto facendo seguendo il valore dell’obbedienza che fa parte del mio ordine".

E’ stata l’obbedienza che la portata in Italia e a Viareggio?

"Si sono stato chiamato in Italia nel 2004 e nel 2008 sono arrivato a Viareggio e da 9 anni sono parroco della parrocchia di San’Antonio dove con il mio vice parroco Daniele Waszek, anche lui polacco portiamo avanti anche la mesa dei poveri e cerchiamo di andare incontro alle esigenze della nostra comunità".

Quale è stato il primo incarico che ha avuto quando è arrivato a Viareggio?

"Sono stato cappellano all’ospedale Versilia dove ho cercato di portare la speranza. E’stata un’esperienza significativa dalla quale custodisco nel cuore tante storie e tante esperienze".

Una in particolare?

"Riguarda il sorriso di una ragazza con il quale mi ha accolto nella sua stanza: dal primo giorno all’ultimo ogni volta che entravo nella stanza mi sorrideva. Un’immagine che mi ricorda la gioia e la speranza quei valori che sono hanno un richiamo diretto con il messaggio e il valori del Vangelo".

Valori che improntano il canale youtube.