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Fra tradizione e nuove tecnologie. La vendemmia della Tenuta Mariani: "Il problema resta la manodopera"

Una raccolta anticipata che nonostante l’estate secca e calda ha portato una buona quantità di uve sane "Anche se la resa è diversa dagli anni precedenti abbiamo prodotto parecchio Vermentino e Merlot".

Fra tradizione e nuove tecnologie. La vendemmia della Tenuta Mariani: "Il problema resta la manodopera"

Una vendemmia che non è stata aiutati dalle tardive piogge ma che nonostante questo ha prodotte uva sana

MASSACIUCCOLI

Un equilibrio di sapori e odori, di natura e umanità, di un periodo, come quello della vendemmia, che porta con sé costumi e artigianati, spesso tramandati in famiglie, di una terra che ha visto i primi passi e i primi grappoli d’uva raccolti, come continua, negli anni, nonostante le difficoltà di estati secche e scarsa manodopera, il lavoro e la passione di chi, come Ido Mariani e la sua cantina, porta avanti un’usanza e un amore di una vita.

Ido, com’è andata la vendemmia?

"Facciamo una vendemmia anticipata. Abbiamo cominciato dopo ferragosto con i bianchi e i rossi, fino ad arrivare al 15 settembre. La quantità delle uve c’è stata, e anche sana, ma è stata un’estate calda e secca e le piogge sono arrivate solo nella parte finale della vendemmia, facendo raccogliere grappoli piccoli, con una resa al di sotto del 60 %, un piccolo problema per la maturazione dei rossi".

Ci sono stati anche problemi di manodopera?

"Sono vendemmie che ogni anno diventano eroiche, perché raccogliamo dalle 6 alle 11 del mattino, tutto manualmente, ed è difficile trovare personale per le raccolte. Il problema della manodopera è grosso: i ragazzi non chiamano nemmeno più per venire e questo probabilmente perché si è persa la cultura, la tradizione trasmessa nelle famiglie".

Dunque che tipo di vino ci possiamo aspettare?

"Comunque buono, perché le uve sono sane, anche se non con le rese degli anni precedenti. Abbiamo prodotto parecchio Vermentino per il bianco e tante basi per i nostri spumanti, come anche Pinot nero e Chardonnay. Per i vini rossi abbiamo Merlot e Sangiovese".

E su che soglia di prezzo rimanete?

"Per una bottiglia di vino si può andare dai 10 ai 16 euro, e dai 10 ai 20 euro per gli spumanti".

Gli abbinamenti consigliati?

"Gli spumanti hanno una spiccata sapidità per la vicinanza del mare e lo abbiniamo o ad un pesce del mar Tirreno, come trabaccolara e scorfano, o agli antipasti toscani. Per il vino bianco il Vermentino è un vino classico da pasto da pesce e il Merlot invece è strutturato sulla tagliata, su una bistecca o un tordello con ragù".

Avete un sistema nelle vostre vigne che unisce tradizione e innovazione tecnologica. È utile ai fini della vendemmia?

"I vigneti a Massaciuccoli e a Torre del Lago hanno un sistema di colonnine meteo collegate al laboratorio per analisi e valori che controlla l’umidità in vigna, le precipitazioni e la bagnatura del fogliame per prevedere e anticipare eventuali malattie derivate da muffe, insetti e parassiti. Questo sistema ci permette di essere avanti sullo stato della vigna e ha portato la giusta quantità di uva e di approcciare in modo più moderno alle antiche tradizioni".

Gaia Parrini