
Lo smottamento a Cerro Grosso, sulle colline di Strettoia, risale a fine ottobre 2023 ed è avvenuto nello stesso punto in cui, anni addietro, si era verificata una frana
Centoquaranta giorni di cantiere, 250mila euro di spesa, in ballo due colline da sanare dopo frane e smottamenti. Sono i numeri del progetto che il Comune ha approvato per sistemare via Cerro Grosso (Strettoia) e via Capriglia in seguito all’ondata di maltempo avvenuta tra ottobre e novembre 2023. L’incarico è stato affidato all’ingegner Riccardo Feliciani e al geologo Marco Santarelli, anche se la data di partenza deve essere ancora concordata con la ditta. Partendo da via Cerro Grosso, lo smottamento si era verificato a valle con un fronte di circa10 metri. Il Comune aveva provveduto a una prima impermeabilizzazione e a opere di regimazione delle acque. L’obiettivo ora è stabilizzare la piattaforma stradale interessata dalla frana tramite la realizzazione di una paratia di micropali sul bordo strada per un tratto di 37 metri, quindi più del fronte interessato. Seguirà una nuova pavimentazione per ricalibrare la strada: in questo modo le acque, anziché riversarsi in modo incontrollato sul versante sottostante, saranno convogliate in un canale più a valle affluente del Rio delle Fredde. Fortunale 2023 a parte, in via Capriglia invece i problemi si ripresentano ad ogni pioggia di particolare intensità, con distacco di porzioni di roccia, finora per fortuna sempre di modesta grandezza, dalla parete che costeggia la viabilità (in particolare su un tratto di circa 80 metri a quota 165 metri sul livello del mare). Trattandosi di potenziali e gravi pericoli per i mezzi in transito, il Comune ha chiesto un intervento di mitigazione del rischio. Dopo una pulizia del versante dalla vegetazione infestante e la rimozione di rocce instabili, la scarpata sarà protetta con una fasciatura armata.
"La sicurezza della nostra collina – spiega l’assessore a lavori pubblici e manutenzioni Matteo Marcucci – non è fine a se stessa. La salute degli ambienti montani è garanzia per tutta la città di Pietrasanta, per la protezione di vite umane, per offrire condizioni migliori in cui vivere e lavorare e dare, così, impulso a una crescita che valorizzi le aree collinari. Per questo abbiamo fatto del contrasto al dissesto idrogeologico una sfida cruciale e prioritaria, lavorando per sanare criticità irrisolte da decenni come la frana storica di Castello, e affrontare con la maggiore tempestività possibile quelle nascenti. Compito mai semplice, ma grazie al nostro personale tecnico, a cui va la mia personale gratitudine, siamo riusciti anche per via Capriglia e via Cerro Grosso a intercettare fondi messi a disposizione da enti terzi, sgravando così in buona parte le casse comunali".