GAIA PARRINI
Cronaca

Frodi agli anziani. L’Arma dei carabinieri a tutela delle vittime. Linee guida e consigli

Ieri l’incontro nell’oratorio della chiesa di Santa Rita del parroco don Luigi. Il capitano Colella ha esposto ai presenti come prevenire possibili raggiri.

Marco Colella,. Don Luigi Pellegrini, il luogotenente Ferrario e il maresciallo Capossela

Marco Colella,. Don Luigi Pellegrini, il luogotenente Ferrario e il maresciallo Capossela

di Gaia Parrini

Si fingono carabinieri, poliziotti, finanzieri. Suonano al campanello di casa, inviano un sms, chiamano, costruendo scenari quasi teatrali, cercando, come a teatro, di far cadere nel tranello della messinscena, e della truffa nel caso specifico, chi, dall’altra parte, ascolta. Giovani, genitori ma, soprattutto, anziani, considerati più “deboli“ e dunque obiettivo più facile da raggirare per scopi finanziari ed economici.

E proprio riguardo a questo, nel teatro della chiesa di Santa Rita di don Luigi, all’ex Campo di Aviazione, l’Arma dei Carabinieri, affiancata dall’Associazione nazionale Carabinieri, ha riunito in collaborazione con l’oratorio gli anziani del quartiere, ma non solo, per un momento di incontro, confronto e consiglio, per offrire alle persone sempre più spesso prese di mira dai presunti truffatori, strumenti e metodi d’azione in caso di rischio e pericolo. "Da parecchio abbiamo avviato una campagna di sensibilizzazione anche per creare una rete – racconta Marco Colella, comandante dell’Arma, insieme al luogotenente Ferraro, comandante della stazione di Viareggio e al maresciallo Capossela, presenti per la comunità e i numerosi anziani che hanno preso parte all’evento –. Molte volte le persone si rendono conto che è una truffa e si parlano tra di loro, ricordandoselo in futuro".

Ed è stata infatti una rete, di ascolto e scambio, quella creatasi tra le sale dell’oratorio, e arricchita dalle linee guida e punti fondamentali per sfuggire ad una potenziale truffa, esposte dal comandande Colella, soprattutto per la fasce più bersagliate, come quella che va dai 60 ai 70 anni. Possono presentarsi al cancello di casa, i possibili criminali, come forze dell’ordine in borghese, come funzionario di un ufficio pubblico o di un addetto di una società che eroga servizi. "Ma i carabinieri – sottolinea Colella – non devono presentarsi mai a casa vostra in borghese. Dunque, prima di decidere se aprire la porta, controllate se in strada ci siano parcheggiate vetture, capite il motivo della visita e controllate il tesserino di riconoscimento".

E se i truffatori non suonano a casa, cercano di sfruttare i dispositivi, l’utilizzo e la navigazione altrui su internet, con l’invio di sms e link, allarmando, fingendosi società bancarie, su pseudo carte rubate, conti svuotati. "Questo tipo di truffa ha il nome di phishing, dall’inglese “pescare“. Possono arrivare mail o messaggi da persone e aziende che possono essere opportune o credibili, quindi state attenti e non navigate su siti particolari e strani", descrive e consiglia il comandante Colella, cercando di offrire un quadro di scenari, premesse e strumenti per evitare di cadere all’amo e per diminuire, con la consapevolezza che parte dagli stessi individui, i casi di truffa.

"L’obiettivo è zero truffe e questo si può fare parlandoci, non vergognandosi – aggiunge Colella –. Viareggio ha una bella resistenza grazie all’attività parrocchiale e grazie a questi incontri". "Incontro partito da un’iniziativa dei carabinieri e come oratorio, e punto di riferimento per il quartiere, è un avvenimento importante così come le tematiche, per riflettere e offrire sicurezza agli anziani, per sentirsi anche loro protetti e sapere come fare – conclude don Luigi Pellegrini, parroco di Santa Rita –. Noi facciamo già un’attività diurna ogni martedì e giovedì andandoli a prendere a casa per giocare e stare insieme a pranzo: cerchiamo di essere sempre attenti, vengono da tutta la città e così anche questa tematica si allarga. Ed è importante che eventi come questi si facciano, per farne tesoro".