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La sindaca di Carrara, Serena Arrighi, e il sindaco di Forte dei Marmi, Bruno Murzi
FORTE DEI MARMI (Lucca)
"Il mare non ha confini", ha tuonato ieri il sindaco di Forte dei Marmi. Ma la politica i paletti li ha messi eccome, con la sindaca di Carrara, Serena Arrighi, che ha disertato l’incontro aperto a Villa Bertelli per affrontare proprio le conseguenze su tutta la costa apuo-versiliese, del progetto di ampliamento del porto di Marina di Carrara. Per lei infatti quella prospettiva "è un volano di sviluppo, visto che porto e turismo non solo possono coesistere, ma possono portare benefici l’uno all’altro".
Di diverso avviso l’assemblea gremita di cittadini, amministratori e rappresentanti di associazioni convocata proprio da Murzi per aprire un dibattito "sulle gravi ripercussioni ambientali ed economiche di un progetto che, senza adeguati studi scientifici, rischia di compromettere l’intero litorale apuoversiliese". Il progetto prevede un ampliamento di 140mila metri quadrati, col prolungamento della banchina e il sindaco del Forte ha già lanciato una raccolta firme per sollecitare l’intervento dell’Autorità Portuale e della Regione contro il futuristico maxi porto.
"Non accetto prevaricazioni – ha sentenziato Bruno Murzi – non si può favorire un settore economico a discapito di un altro. L’economia turistica della Versilia dipende quasi interamente dal mare e dalle spiagge. Non abbiamo industrie. Non possiamo accettare che qualcuno decida di ampliare il porto di Carrara senza valutare gli effetti devastanti sul nostro territorio". Un altro punto critico riguarda la creazione nel porto di Carrara di un terminal per navi da crociera di oltre 200 metri. "Se ogni giorno arrivano una o due navi da crociera – ha rincarato Murzi – parliamo di oltre 100 pullman che attraversano la Versilia. E’ sostenibile?". Una linea condivisa anche dagli amministratori degli altri comuni versiliesi, mentre Gianni Lorenzetti, primo cittadino di Montignoso e presidente della Provincia di Massa Carrara, ha avuto un approccio equilibrato: "Non possiamo mettere in contrapposizione industria e turismo. Serve un dialogo concreto con la Regione e l’Autorità portuale".
A cercare di distendere gli animi anche Orietta Colacicco, presidente dei Paladini Apuoversiliesi. "Non vogliamo che si crei una frattura fra Carrara e il resto dell’Apuoversilia. Le realtà su cui poggiano le due economie, quella del porto e quella turistica, devono coesistere". Una notizia positiva sul fronte del contrasto all’erosione è arrivata dal professor Mauro Rosi, esperto di dinamiche costiere, che ha sottolineato come il porto di Carrara abbia interrotto il naturale trasporto dei sedimenti causando un accumulo di oltre 500mila metri cubi di sabbia al largo dell’imboccatura portuale, "risorsa preziosa che potrebbe essere utilizzata per il ripascimento della costa".
Francesca Navari