
Uno dei sopralluoghi di venerdì scorso per monitorare le frane causate dal maltempo che ha flagellato il territorio seravezzino
Un disagio nel disagio, verrebbe da dire. I problemi causati lo scorso giovedì notte dalla pioggia anche nel territorio seravezzino hanno riguardato non solo frane e smottamenti, ma pure conseguenze collaterali come la perdita di gas dalle tubature. Il cedimento del terrreno e i danni alle condotte si sono verificate in ben due occasioni. La situazione più complicata è stata registrata sabato notte a Cerreta Sant’Antonio, dove circa 500 famiglie – ossia l’intero paese – sono rimaste senza gas fino alla mattina di Pasqua, cosa che per fortuna ha consentito loro di poter preparare il pranzo.
Oltre al personale tecnico del Comune e alla "Centria srl", società che gestisce il servizio, sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco, con l’intervento di riparazione del guasto che è andato avanti, come detto, tutta la notte. Disagi analoghi, ma stavolta senza necessità di sospendere l’erogazione del gas, sono avvenuti nelle frazioni della Cappella e di Azzano nel giorno di pasquetta. La perdita di metano, anche in questo dovuta al cedimento del terreno, ha riguardato la tubatura principale che dalla Cappella arriva ad Azzano. In questo caso sono intervenuti soltanto i tecnici del Comune e la "Centria srl", la quale è riuscita a regolare la pressione del gas evitando in questo modo di togliere il servizio alle abitazioni. L’unico vero disagio ha interessato il tratto di strada tra le due frazioni, interdetto per consentire l’intervento. I lavori si sono conclusi lunedì sera, con la pressione del gas tornata subito ai valori abituali.
d.m.