MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

Fumata bianca sul Carnevale. Impallidiscono tutti i record . E la satira riconquista il "soglio". Con l’elezione della Papessa

Monumentale la vittoria dei Lombardi, mentre Raciti corre come i suoi conigli alla conquista dell’Olimpo. Un altro corso oltre ogni previsione per la Fondazione. Gli incassi volano oltre i 4milioni e mezzo di euro.

Monumentale la vittoria dei Lombardi, mentre Raciti corre come i suoi conigli alla conquista dell’Olimpo. Un altro corso oltre ogni previsione per la Fondazione. Gli incassi volano oltre i 4milioni e mezzo di euro.

Monumentale la vittoria dei Lombardi, mentre Raciti corre come i suoi conigli alla conquista dell’Olimpo. Un altro corso oltre ogni previsione per la Fondazione. Gli incassi volano oltre i 4milioni e mezzo di euro.

Si è tinto di bianco il cielo sopra Viareggio, come quello la nuvola, premonitrice, che è rimasta a lungo sospesa attorno all’ultimo colpo di cannone che ieri ha aperto il gran finale un’edizione del Carnevale coraggiosa, sfacciata, e ambiziosa. Come un tempo, ma oltre il tempo.

Habemus papessa

Bianca è stata la fumata che si è sollevata – tra gli applausi di piazza Mazzini al culmine della lettura dei verdetti – per la trionfale elezione della “Papessa“ immaginifica di Carlo e Lorenzo Lombardi. Padre e figlio che per la prima volta in carriera, insieme e da outsider, sono saliti sul “soglio“ dei giganti con “Sic transit gloria mundi“, che ha ottenuto anche il premio per la critica ’Giovanni Lazzarini’. Un’opera di satira monumentale dedicata all’emancipazione femminile nella chiesa cattolica che ha sfilato per sfidare i dogmi millenari.

Tutti in bianco

Bianchi sono anche i bianconigli che rincorrono il tempo e il denaro battendo il dito sull’orologio di “È tardi è tardi è tardi“, con cui Matteo Raciti, bissando il successo di un anno fa, quando saltò in Seconda Categoria trionfando con “El Gordo“, allunga ora un altro passo verso l’Olimpo della cartapesta. E fa invece Bianchi, di cognome, l’artista Silvano; che proprio alle sue radici, ai nonni che l’hanno incoraggiato a credere nel futuro, ha dedicato una mascherata dal candore struggente: “Sogna ragazzo sogna“. Bianca è infine la libertà che Sara Culli ha scelto di celebrare con la mascherata isolata dal titolo “Il sognatempo“, che invita a spiccare il volo oltre le gabbie che ci costruiamo attorno.

Incassi da impallidire

Questo l’epilogo di un Carnevale che, come una colomba, si è fatto messaggero di pace in tempo di guerre. Che in un mese ha attraversato l’inverno, con i suoi capricci, e si è affacciato alla primavera, generosa come un’estate; e che ha fatto sbiancare ogni record di incassi. Superato di 350, forse 400mila euro, quello già ambizioso del 2024, quando nel forziere di Burlamacco entrarono 4milioni e 300mila euro.

Nemmeno una nuvola

Una consacrazione per la presidente della Fondazione Marialiana Marcucci, che nel momento in cui aveva pensato di fare un passo indietro ha invece accettato di restare al timone (fino al 2026) per sviluppare il progetto di un parco tematico del Carnevale attorno alla Cittadella. E che riconoscendo sempre l’arte che vive negli hangar come l’essenza di questa festa, ha condiviso ogni successo con Viareggio: "Perché se il Carnevale ha questa forza – ha detto– è perché ha tutta una città intorno che lo incoraggia".

I premi speciali

Alla mascherata in gruppo “The Beatles: yellow Submarine“ di Giacomo Marsili va il premio colore ’D’Arliano’; mentre Matteo Raciti con “È tardi, è tardi, è tardi“, oltre al premio di categoria, ottiene anche il ’Morescalschi’ per la modellatura. Al “Il mostro ha paura“ di Jacopo Allegrucci, il favorito tra i grandi sin dalla prima uscita, rimasto ad un passo dal poker storico di vittorie (riuscito solo ad Arnaldo Galli e Renato Verlanti), è stato assegnato il premio scenografia ’Pardini’. Con “Gli ultimi eroi dell’innocenza“ Fabrizio e Valentina Galli conquistano, insieme all’argento in Seconda, anche il premio allegoria ’Silvano Avanzini’, mentre il premio fantasia ’Sergio Baroni’ va a Michelangelo Francesconi con la mascherata di gruppo, seconda classificata, “Come un sogno ad occhi aperti“. Al bozzetto de “La tempesta“ dei Lebigre-Roger è stato riconosciuto il premio ’Guidobaldo Francesconi’ per il miglior bozzetto, mentre ad Alessandro Avanzini con “Per una sana e robusta costituzione“ va il premio tradizione ’Bocco Vannucci’. È “Sulle ali dell’innocenza... Plin plin“ di Marzia Etna ed Edoardo Lamanuzzi l’opera più brillante ’Eros Canova’, mentre a “Come tu mi vuoi“ dei Cinquini, ancorati al podio dei grandi, viene riconosciuto il premio ’ Verlanti’ per i movimento più spettacolare. Menzione speciale per l’innovazione, infine, per “Social“ dei fratelli Breschi.