Viareggio, 5 gennaio 2024 – La prima volta che ti rubano una bicicletta alzi le spalle, d’altronde “Capita a tutti, doveva capitare anche a me“ ti ripeti. Cercando il mezzo gaudio nel mal comune. La seconda però ti arrabbi, “Perché no, così è troppo“ , e la terza (come si dice) vien da sé. Ma alla dodicesima volta? Poche persone possono raccontare cosa si prova quando ti rubano 12 (dodici) biciclette. E tra queste persone c’è una viareggina d’adozione. "Evidentemente è destino: io – dice – non devo avere una bicicletta".
L’ultima, sparita da un vano condominiale nelle periferia della città, era una bici elettrica. Le altre 11 invece erano tutte (o quasi) di seconda mano: "Comprate nei mercatini o attraverso i social per non più di 50 euro, perché dopo le brutte esperienze..".
Questa volta, in uno slancio di fiducia, la donna aveva deciso di fare un piccolo investimento, "Lavoro a Massarosa, e sa – ci racconta – nella bella stagione, o nelle belle giornate, preferisco non usare l’auto". Ma, appena tre mesi dopo l’acquisto, anche quella bicicletta, la dodicesima, è sparita.
Quello che abbiamo raccontato è un caso da guinnes, e che per questo fa notizia. Ma che ci spinge anche a pensare a come si può promuovere la mobilità sostenibile e continuare a restare inerti di fronte a un fenomeno così strutturale da sembrare inarrestabile.
Martina Del Chicca