Viareggio, 24 luglio 2024 – Si è presentata in gioielleria come una cliente. E dopo il “buongiorno“ ha chiesto di vedere qualche prezioso; perché “Sa, devo fare un regalo importante“ . E allora la commessa del Bluelab Jewels , in via Battisti, ha cercato di accontentare tutti i desideri di quella donna distinta e particolarmente indecisa... Ma tutte quelle domande, quelle richieste, quel gesticolare, erano soltanto un modo per distrarre la vittima. E mettere a segno un furto con destrezza.
C’è riuscita quella signora ben vestita, sulla cinquantina, a confondere la commessa e a mettere le mani suoi gioielli. A nasconderli, sfruttando un attimo di distrazione, coltivato pian piano seminando mille pretese, per poi fuggire con un bottino di almeno tremila euro. Le telecamere del negozio hanno ripreso tutto: il profilo della cliente fasulla e quella lunga compravendita. Il momento in cui la donna ha nascosto i gioielli e si è allontanata. Quello in cui la commessa, rimettendo in ordine, si è accorta di ciò che era sparito.
È accaduto ieri mattina. Proprio nel momento in cui la titolare della gioielleria, Federica Sonnoli , era impegnata con gli altri commercianti del centro in una riunione, convocata in vista del consiglio comunale (fissato per il 29 luglio) in cui si discuterà del progetto di riqualificazione del Piazzone. E del trasferimento di venti banchi in piazza Santa Maria. Sonnoli è infatti una della delle voci del Comitato cittadino nato chiedere all’amministrazione Del Ghingaro (con oltre 2mila firme protocollate in Comune) un confronto pubblico sul presente e sul futuro del cuore commerciale di Viareggio. Perché "Se non si prende consapevolezza di quello che sta succedendo al mercato – dice Sonnoli –, rischia di saltare un intero sistema commerciale".
I problemi sono quelli di cui, ormai, si discute da anni: le logge deserte, il senso di abbandono, i fondi che si svuotano, il degrado che avanza. "E tutto questo inevitabilmente ha aperto un vuoto, in cui la delinquenza sguazza". Non vuole, però, far polemica, "Quello che vorrei –conclude – è una presa di coscienza. Che l’amministrazione si mettesse in discussione, che accettasse che qualcosa non è andato come doveva. O che magari anche i tempi sono cambiati. Ma che si trovasse una strada per restituire decoro e sicurezza al centro città, perché questa è un’urgenza".