Forte dei Marmi, 4 gennaio 2018 - Per una manciata di secondi la boutique del lusso è rimasta in balìa dei ladri. Spaccata da professionisti al punto vendita Louis Vuitton nella centralissima via Montauti: poco dopo le 3,30 di notte ignoti hanno evidentemente accostato l’auto di fronte alla porta di ingresso. Con manovre da abili scassinatori, i malintenzionati hanno forzato il cilindro della serratura e scardinato l’infisso, gettando a terra l’intero vetro che è rimasto pressochè integro.
A quel punto, con un blitz repentino, i ladri hanno fatto razzìa di tutto ciò che trovavano sugli scaffali: borse, portafogli, cinture, foulard e perfino cover per cellulari sono state arraffate, mentre l’allarme della boutique suonava all’impazzata. Ma a poco è servito il richiamo incessate della sirena. I ladri si sono dileguati e all’arrivo delle guardie giurate non c’era più traccia dei malviventi. Sul posto è intervenuta una volante del commissariato di Forte dei Marmi, anche se sulla pista seguita, il dirigente Enrico Parrini si trincera dietro il «no comment», rivelando solo che «al momento del fatto non erano presenti testimoni oculari».
Di sicuro saranno esaminati i filmati delle tante telecamere presenti nella ztl, immagini che potrebbero risultare fondamentali per inchiodare i responsabili del furto ‘griffato’ individuandone gli spostamenti. Ieri mattina il personale della maison francese ha iniziato a fare la stima della merce rubata (ci sarebbero anche le borse di ultima collezione realizzate dall’artista Jeff Koons): il danno sicuramente ammonta a decine e decine di migliaia di euro, ma non è ancora sicuro se la boutique oggi potrà riaprire alla clientela.
La "piazza" delle scintillanti vetrine di Forte dei Marmi continua purtroppo ad essere motivo di appetito da parte di bande organizzate nelle spaccate: l’ultimo ‘colpo’ è dell’aprile 2017 con l’ennesimo furto all’interno del negozio di Roberto Cavalli, sempre nel cuore del paese. In passato erano stati anche arrestati gli autori dei primi raid nel monomarca dello stilista: in quell’occasione si trattava di una gang di napoletani. E anche nel caso del colpo da Louis Vuitton, anche se gli inquirenti non confermano, la pista più accreditata sarebbe proprio quella di professionisti della ‘mala’ meridionali, pronti a piazzare la merce a prezzi super vantaggiosi nei canali di distribuzione ‘parallela’ del sud d’Italia.