Enrico Salvadori
Cronaca

Addio a Gherardo Guidi, il ritratto di una leggenda dello spettacolo. Capannina e Bussola i suoi gioielli

Da Castelfranco di Sotto allo scettro di re della Versilia passando per Bologna e Firenze. Ha portato sul palco i più grandi, da Ray Charles a Gloria Gaynor

Gherardo Guidi alla Capannina (foto Aldo Umicini)

Gherardo Guidi alla Capannina (foto Aldo Umicini)

Forte dei Marmi (Lucca), 3 ottobre 2024 – Con la scomparsa di Gherardo Guidi, mancato improvvisamente stamani all’alba nella sua abitazione di Forte dei Marmi per un malore, se ne va un grande protagonista della Versilia e in generale dello spettacolo italiano. Perché Guidi rappresentava una leggenda.

Aveva acquistato la Capannina nel 1977 e non più tardi di pochi mesi fa diceva convintamente alla stampa: “Sono arrivato a 47 anni e nel 2027 festeggerò il mezzo secolo di attività. E brinderò da proprietario del locale”. Aveva sempre tante motivazioni, Guidi, e guardava avanti perché il mondo dello spettacolo e dei locali è stata la sua vita e di questi record andava giustamente fiero: la Capannina di Forte dei Marmi il più longevo locale italiano e forse mondiale ancora in attività e lui che dal 1960 era proprietario o gestore di locali. L’altro suo gioiello di cui si vantava era la Bussola di Focette, altro tempio del divertimento italiano e internazionale. L’aveva acquistata nel 1982, cinque anni dopo la Capannina, coronando un grande sogno perché la Bussola era il suo locale della gioventù spensierata.

Gioventù iniziata a Castelfranco di Sotto, in provincia di Pisa, dove era nato e cresciuto. “Sono figlio di un colono, dovevo studiare da perito chimico e poi lavorare nelle concerie – diceva - ma la musica e lo spettacolo mi attraevano troppo”. E così ventenne acquisisce con il padre la Sirenetta di Castelfranco. Al suo fianco c’è una bellissima ragazza bionda, Carla Valenti, che presto diventerà sua adorata moglie. I coniugi Guidi, uniti da un fortissimo legame, formano una coppia apprezzata e invidiata da tutti. Dal loro matrimonio nasce Cristina e anche a livello professionale sono successi a ripetizione. A Gherardo, che da ragazzo voleva fare il boxeur ma amava la musica e suonava come batterista, sta stretto nell’ambito della provincia pisana.

Prende in gestione il Carillon a Marina di Pietrasanta dove resta un paio d’anni. Poi si sposta a Firenze dove acquisisce I Tigli e apre il Regine. La scalata travolgente prosegue a Bologna e gestisce il prestigioso Sporting Club a due passi da piazza Maggiore. Nella metà degli anni Settanta torna a Firenze per diventare azionista della Fiorentina e acquista nel 1977. Come si diceva, la Capannina

Nel 1982, dopo il successo del film Sapore di mare, rileva la Bussola. E nei due locali che hanno fatto la storia del Costume del nostro Paese Guidi ha portato tutti. Ray Charles, Gloria Gaynor, Grace Jones erano stati solo alcuni dei suoi colpi ad effetto. Grace Jones fu la star della serata di gala per i 130 anni de ‘La Nazione’ che vennero abbinati al compleanno del locale. Fu grazie a una sua intuizione che venne creata la festa ‘Sapore di mare’ diventata cult grazie a Jerry Calà.

Riecheggiava le atmosfere del film dei fratelli Vanzina girato anche in Capannina e fino ad oggi è stata riproposta ogni estate, inverno e anche per San Silvestro. Già, il Capodanno. Gherardo aveva portato tutti per il veglione che era il più importante di tutti. Anche un giovane Roberto Benigni che fece uno show comico come Beppe Grillo. Poi il lancio dei comici toscani guidati da Carlo Conti in Aria Fresca con una stima particolare per Giorgio Panariello che aveva lanciato come comico al “Festival delle orchestre” nei primi anni Ottanta a Trento.

Questo era un altro dei suoi vanti come quello di aver organizzato allo stadio dei Pini nel 1982 la parte di intrattenimento del Festival Nazionale dell’Amicizia con lo straordinario concerto di Neil Young. Poi tante altre produzioni televisive, con il viareggino Adolfo Lippi come regista, suo grande amico come chi scrive queste righe. Guidi era affezionato a La Nazione per la quale ha scritto apprezzatissimi articoli anche la scorsa estate nel fascicolo vacanze. Era stato un grande amico di Piero Paoli, storico inviato del nostro giornale. Era un grande amico della Versilia e anche di noi tutti. Gherardo ci mancherà. Alla signora Carla, a Cristina e ai parenti tutti un abbraccio fortissimo e le più sentite condoglianze.