![Una foto spensierata di Daniele Mazzolini e Anna Lucarini. Dieci giorni prima della tragedia lei aveva chiesto la separazione Una foto spensierata di Daniele Mazzolini e Anna Lucarini. Dieci giorni prima della tragedia lei aveva chiesto la separazione](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/Mzc0NzZkNjctNmRiMy00/0/gia-si-prepara-lappello-la-difesa-e-fiduciosa-e-omicidio-stradale.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Una foto spensierata di Daniele Mazzolini e Anna Lucarini. Dieci giorni prima della tragedia lei aveva chiesto la separazione
L’istantanea dell’udienza finale andata in scena ieri al tribunale di Lucca è l’abbraccio commosso tra l’avvocato Gianmarco Romanini e Serena Mazzolini, figlia di Anna Lucarini, subito dopo la lettura della sentenza. Entrambi sono consapevoli che Anna purtroppo non la restituirà nessuno ai suoi affetti, ma i 16 anni inflitti al marito della vigilessa sono la prima risposta tangibile a questi due anni e quattro mesi di attesa e angoscia. Serena ha seguito il dibattimento insieme alla zia Paola Lucarini e al marito. Alla loro destra, alcune file più indietro, c’erano invece i parenti di Daniele Mazzolini. I due gruppi hanno evitato di scambiarsi sguardi e contatti, ognuno in silenzio immerso nei propri pensieri. Giusto due passi nel cortile esterno durante la pausa, sotto un cielo grigio e piovoso che rifletteva la tristezza del momento e dei ricordi di una vita improvvisamente spezzata quel maledetto 9 ottobre 2022. Una compostezza mantenuta anche durante la lettura della sentenza, poi è giunta l’ora di lasciare l’aula con la testa piena di sensazioni.
Quelle di Serena non sono decifrabili. La giovane, circa un anno dopo la tragica scomparsa dell’adorata mamma, si era sfogata davanti alle telecamere de "La vita in diretta", sostenendo di non avere dubbi sulla volontarietà del gesto compiuto dal padre. Ma ieri non se l’è sentita di commentare, se non con una manciata di parole: "Stamani non mi aspettavo nulla. L’ho presa di petto e basta, non so nemmeno come mi sento". Anche i suoi avvocati, Gianmarco Romanini e Adele Boris, preferiscono dosare le parole. Di fronte a un episodio così tragico nessuno vuole esultare, perché il pensiero rivolto ad Anna sovrasta qualsiasi cosa. E il fatto che dalla richiesta del pm dell’ergastolo si sia passati "soltanto" a 16 anni di reclusione non scalfisce il loro ottimismo. "Possiamo ritenerci soddisfatti – dicono – in quanto è stata fatta giustizia anche se aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza. È stato confermato integralmente l’impianto accusatorio nei confronti di Mazzolini, con la sola eccezione dei maltrattamenti alla moglie. Le attenuanti concesse dal giudice? Sinceramente a noi e a Serena interessa di più sapere come e perché è morta Anna. Così come ci auguriamo che alla luce di questa sentenza Serena possa dormire più tranquilla e decidere, un giorno, se sarà il caso o no di far pace con suo padre. Non dimentichiamo infatti che il giorno dell’incidente Serena non ha perso solo la mamma – concludono i due legali delle parti civili – ma anche un padre a cui non ha più voluto rivolgere la parola. Cogliamo l’occasione per dare atto dell’ottimo lavoro svolto dalla Procura, in particolare dal pm Sara Polino".
Sono passate da poco le 12,30 e anche Mazzolini, insieme ai parenti e al suo avvocato Luigi Pace, si appresta a lasciare l’aula. Ha gli occhi umidi, ripete due o tre volte "Io amavo mia moglie" e si rammarica per le foto del suo compleanno che il giudice non ha voluto acquisire. Ma preferisce che sia il suo legale a rilasciare un commento a caldo "La sentenza ha sgretolato l’impianto accusatorio – sottolinesa Pace – perché ha fatto cadere il reato dei maltrattamenti. Inoltre abbiano elementi che dimostrano che non sia stato un gesto volontario: Mazzolini era in stato d’ebbrezza alcolica e durante un sorpasso si è distratto. La macchina ha effettuato una rotazione antioraria contro l’albero, a dimostrazione che le ecchimosi sul braccio della Lucarini sono dovute a quell’episodio e non a fantomatiche botte alla moglie mentre guidava come ha sostenuto solo uno dei quattro testimoni. Mazzolini voleva bene a sua moglie. Era stata lei a fargli la festa a sorpresa per il compleanno, poi dopo dieci giorni gli ha detto di volersi separare dopo 30 anni di matrimonio. Ricorrerò in appello chiedendo che il reato sia derubricato da omicidio volontario a omicidio stradale, cosa che potrebbe abbassare la reclusione a non più di 8-12 anni".
d.m.