Dalle papere di Viareggio, al debutto alla Coppa Carnevale del 2015, papere grossolane che costarono la sconfitta (2-1) ai campioni in carica del Milan contro gli olandesi del Psv Eindhowen, al premio del miglior giocatore della finale dei campionati Europei a Wembley: ricordi, ‘Gigio’ Donnarumma? Proprio così, il numero uno azzurro non fece una bella figura nella sua unica avventura viareggina: i rossoneri vennero infatti eliminati al primo turno. Ma poi il pennellone ‘Gigio’ è diventato… Gigio-saracinesca. E ora gli sportivi italiani (e non solo loro visto che è previsto un ritocco del pil dello 0,7% toccasana economico in questo periodo) sono al settimo cielo, con Donnarumma ‘santosubito’ e non più ‘Dollarumma’ criticato aspramente per i suoi contratti milionari.
Sono diciotto i giocatori della rosa azzurra che hanno un trascorso alla Coppa Carnevale-Viareggio Cup: facciamo prima a citare gli otto che non ci hanno partecipato, Pessina, Barella (anche se era in lista con il Cagliari nel 2017), Verratti, Toloi, Acerbi, Emerson, Meret e Belotti. Ha giocato il ‘Viareggio’ anche il commissario tecnico Roberto Mancini (nel 1985 con la Sampdoria) e addirittura il suo dirimpettaio albionico, Gareth Soutghate, con la maglia nel Crystal Palace nel 1990.
I vincitori. Due soli atleti della rosa azzurra hanno vinto il ‘Viareggio’: Ciro Immobile addirittura due volte, nel 2009 e l’anno successivo, con la Juventus e lo sfortunato Leonardo Spinazzola, sempre con la formazione bianconero nel 2012. Spinazzola, Immobile e Cristante hanno invece vinto il premio Golden Boy, riservato al migliore giocatore del torneo. Immobile nel 2010, Spinazzola nel 2012 e Cristante nel 2013.
Maglie diverse. E’ semmai curioso che due dei giocatori più rappresentativi della Nazionale abbiamo giocato il torneo con una maglia molto diversa da quella della squadra di club dove si sono affermati diventato poi colonne azzurre: i casi degli juventini Bonucci (Inter) e Chiellini (Livorno e Roma) sono significativi. Per gli altri, Bernardeschi e Chiesa, trascorsi in viola e poi finiti alla Juventus; Castrovilli con la Fiorentina segnando anche un paio di gol; il garfagnino Di Lorenzo con la Reggina, Bastoni con l’Atalanta; Insigne con il suo Napoli, così come Berardi (e anche il baby Raspadori) con il Sassuolo. Locatelli l’ha fatto con il Milan-cuore ingrato mentre Jorginho ha indossato la maglia del Sassuolo, in prestito dal Verona; il portiere Sirigu con il Palermo e il Venezia. Può bastare? Crediamo di sì. C’è insomma la conferma che una spruzzata di salmastro viareggino a fine inverno-inizio primavera fa molto bene alle promesse del pallone azzurro. E non da ieri ma da oltre settanta anni. Gli anni della Coppa Carnevale-Viareggio Cup.
Giovanni Lorenzini