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Giorgio Armani in pole per l'acquisizione della Capannina con un'offerta di 12 milioni

Giorgio Armani rilancia con 12 milioni per la Capannina, sfidando altri investitori per un'estate 2025 di lusso in Versilia.

Lo stilista Giorgio Armani non molla la presa: nuova proposta per la Capannina

Lo stilista Giorgio Armani non molla la presa: nuova proposta per la Capannina

Re Giorgio avrebbe rilanciato. Lo stilista Armani sarebbe infatti in pole tra i soggetti interessati a rilevare la Capannina: l’ufficialità ovviamente non c’è ma i bene informati mettono sul tavolo le cifre che l’imprenditore sarebbe disposto ad investire. Giorgio Armani, da una iniziale proposta di 8 milioni di euro, si sarebbe adesso fatto avanti con 12 milioni. Una cifra sicuramente lontana dai 20 milioni con cui si sussurrava il patron Gherardo Guidi fosse disposto a cedere quel gioiello della notte che lui è stato capace di mantenere competitivo nei decenni. Il locale è attualmente gestito dalla moglie Carla e dalla figlia Cristina che hanno ripreso l’attività sulla scia della continuità anche se subito sono state contattate per imbastire trattative. Giorgio Armani, che potrebbe ridimensionare i negozi in paese, proprio l’estate scorsa dette la propria cifra stilistica al locale prenotandolo per intero per festeggiare l’inaugurazione dello store della prima linea in via Carducci e imponendo in Capannina lampadine dalla luce rossa e steward con determinate caratteristiche fisiche. Il suo legame affettivo a Forte dei Marmi e Pietrasanta è arcinoto così come il suo orientamento a dirottare il brand anche su ristoranti e lounge bar a Milano che sono ormai diventati punto di riferimento di una movida lusso.

Nelle scorse settimane le voci su passaggi di mano si sono concentrate sull’investimento di Leonardo Maria Del Vecchio (il quarto dei sei figli del patron di Luxottica) che attraverso il gruppo Triple Sea Food, ha firmato un accordo per acquisire il marchio Twiga e quattro location del Gruppo Majestas, legato a Flavio Briatore: la cessione riguarda il 100% del marchio Twiga e quattro delle sue location: Versilia, Montecarlo, Baia Beniamin e lo storico Billionaire di Porto Cervo, che presto cambierà volto diventando un Twiga. Questa unione porta in dote un fatturato stimato di 50 milioni di euro nel 2024 con oltre 600 dipendenti. Ma anche Armani parrebbe non mollare la presa per un’estate 2025 di forte impegno in Versilia e nei giorni scorsi sarebbe arrivata una proposta più allettante economicamente. Ma il toto Capannina non si placa: recentemente era data per papabile ancora la catena Cipriani, la società nata nel 1931 specializzata in hotel e tempo libero domiciliata in Lussemburgo che possiede e gestisce ristoranti e club di lusso in tutto il mondo, tra cui l’Harry’s Bar a Venezia e l’ex Rainbow Room a New York City.

Francesca Navari