DANIELE MANNOCCHI
Cronaca

Giornata del Made in Italy. Salov apre le porte agli studenti. A Villa Berio i ragazzi dell’agrario

Gli "olivicoltori di domani" hanno potuto apprezzare studi e ricerche condotti dall’azienda. L’ad Laviola: "Un’opportunità preziosa per mettere in luce le prelibatezze della nostra tradizione".

Gli "olivicoltori di domani" hanno potuto apprezzare studi e ricerche condotti dall’azienda. L’ad Laviola: "Un’opportunità preziosa per mettere in luce le prelibatezze della nostra tradizione".

Gli "olivicoltori di domani" hanno potuto apprezzare studi e ricerche condotti dall’azienda. L’ad Laviola: "Un’opportunità preziosa per mettere in luce le prelibatezze della nostra tradizione".

La giornata del Made in Italy e alle porte, e Salov ha deciso di celebrarla aprendo le porte della splendida Villa Berio agli studenti. Nel complesso di Vecchiano, dove l’azienda conserva un prezioso oliveto – il più esteso in Italia in appezzamento unico – su cui vengono condotti studi scientifici e ricerche per la salvaguardia dell’ulivo e la riscoperta di ’ceppi’ antichi, per il secondo anno consecutivo Salov ha accolto circa 30 studenti dell’istituto tecnico-agrario Brancoli Busdraghi che studiano olivicoltura come materia, e i loro professori, per dare loro la possibilità di entrare in diretto contatto con il mondo dell’olio d’oliva.

La giornata – organizzata nell’ambito dell’iniziativa ’Aziende aperte’ a cui ha aderito l’Associazione italiana industria olearia in vista della celebrazione del Made in Italy che cade il 15 aprile – ha incluso la visita all’oliveto di Villa Berio, un luogo unico nel panorama agroindustriale europeo, concepito per diventare il luogo dove “l’olio d’oliva è al centro” di tutto. Si tratta di un vero e proprio laboratorio a cielo aperto nel quale, in collaborazione con il Cnr-Ibe e altre università sia italiane che estere, sono portati avanti progetti relativi a nuove tecniche di agricoltura di precisione, agricoltura sostenibile, valorizzazione della biodiversità e test su cultivar resistenti al Verticillium, un fungo che colpisce l’olivo. La Villa ospita anche le attività relative a Life Resilience, progetto europeo finalizzato allo sviluppo di tecniche colturali e genotipi di piante produttive in grado di contrastare il batterio patogeno della Xylella Fastidiosa. Ufficialmente concluso dalla Comunità Europea nell’autunno 2022, con esiti estremamente positivi per tutte le metodiche, il progetto sta proseguendo con i test in campo dei 18 nuovi genotipi potenzialmente resistenti alla Xylella Fastidiosa che vengono condotti in una sezione dedicata all’interno dell’oliveto della Villa.

"Siamo estremamente felici di aver accolto, anche quest’anno, gli studenti dell’istituto – commenta l’amministratore delegato di Salov Gianmarco Laviola –; iniziative come questa sono un’opportunità preziosa per mettere in luce non solo l’eccellenza e la tradizione dell’olio d’oliva, simbolo del Made in Italy, ma anche per favorire il passaggio di conoscenze e valori tra le generazioni. È un impegno che rinnoviamo con entusiasmo, perché crediamo fermamente che la vera forza del nostro settore risieda nelle persone, nella loro passione e nel legame profondo con il territorio. Durante questa giornata, abbiamo avuto l’opportunità di mostrare agli studenti tutto l’impegno che Salov dedica, ogni giorno, alla ricerca e allo sviluppo, per garantire qualità e innovazione in ogni bottiglia di olio Filippo Berio o Sagra. Vogliamo rispondere alle sfide del futuro e promuovere soluzioni che possano rendere il settore oleario ancora più sostenibile e all’avanguardia".

Ma le attività per la promozione del Made in Italy non finiscono qua. Sempre nell’ambito delle celebrazioni, Salov ha partecipato al convegno “Professione olio d’oliva: l’eccellenza del saper fare italiano”, organizzato da Assitol a Palazzo Piacentini a Roma. Durante l’incontro, Emanuele Siena, direttore marketing dello storico gruppo oleario, ha illustrato il ruolo fondamentale dell’azienda nel panorama internazionale, presentando due case study su mercati chiave: il Brasile e le Filippine. Questi due paesi sono stati scelti perché offrono uno spunto interessante e dimostrano l’expertise di Salov nell’adattarsi e nel promuovere l’olio d’oliva italiano in contesti globali completamente differenti. "In Brasile e nelle Filippine la cultura dell’olio d’oliva ha radici storiche differenti – spiega Siena – che non sono quelle legate al nostro paese Anche le abitudini di consumo sono molto lontane da quelle italiane. Salov, grazie alle specifiche competenze di marketing internazionale, ha saputo adattare la propria strategia in modo mirato: oggi, con Filippo Berio, siamo il primo marchio italiano in entrambi i paesi, consolidando così la nostra leadership nel settore oleario a livello globale, con una presenza in oltre 70 mercati".