
Giuseppe Lippi
Viareggio, 29 settembre 2021 - La città perde un grande artista. All’età di 73 anni, per colpa di un male incurabile, se n’è andato il pittore Giuseppe Lippi, molto conosciuto a Viareggio anche per aver gestito per decenni la sua rosticceria e polleria in via Don Bosco. Dove si faceva apprezzare per il suo carattere allegro ed ironico.
Nato a Viareggio, Lippi (parente dell’allenatore Campione del mondo Marcello Lippi e suocero del carrista Jacopo Allegrucci) ha frequentato la facoltà di Architettura a Firenze, iniziando l’attività di pittura nel 1975 e cimentandosnsi anche nella scultura. Lippi è inserito in diverse collezioni pubbliche e private e collettive di altissimo livello, molte delle quali arricchite da cataloghi conservati nelle massime biblioteche italiane, così come in altre negli Usa e in altre nazioni europee. Citandone solo alcune tra le tante, si rammentano: “Figurazioni e Trasgressioni” e “Paesaggi del non luogo” a Volterra; “Colori Nuovi sulle Antiche Carte di Pescia” a Pescia; “Presenze Artistiche ad Azzano” a Seravezza; “Astrattismo a Viareggio dal dopoguerra ad oggi nel panorama dell’arte italiana” e “Lo Studio e l’Opera” a Viareggio; “Cave Apuane. Da Cardoso ad Arni di Stazzema dall’Altissimo a Seravezza, a Massa e a Carrara” a Cardoso; “ARNo. Arte per la Ricerca” a Forte dei Marmi; “Giacomo Puccini, la Musica e il Lago” e “Omaggio a Giacomo Puccini. Vissi d’Arte, vissi d’Amore” a Sillico di Pieve Fosciana; “Omaggio alla Madonna del Sole” a Pietrasanta, etc.
"Per me è stato il più grande artista degli ultimi cinquant’anni in Versilia. E’ una grave perdita per la città e l’arte" ricorda il critico d’arte versiliese Lodovico Gierut, che traccia il profilo artistico di Lippi. "Molto giovane si è espresso in ambito figurale – spiega – ma la sua ricerca pittorica s’è poi avviata verso l’informale, per dirigersi e definirsi in modo continuativo verso un universo astrazionale composto di molti elementi simbolici, sovente collegati ad un proprio “nero-colore”. Pur se non mancano altri cromatismi, dove pulsa inesausto e sempre rinnovato il silenzio come il grido, nella versatilità creativa che affronta e porta in essere con estremo equilibrio e personalità qualsiasi tematica". Tra le mostre personali che ha tenuto vanno ricordate quelle alla Gamc a Viareggio e alla Galleria Pisanello a Pisa, ottenendo anche riconoscimenti a Venezia, Arona, Massarosa, Livorno, Fucecchio, Pietrasanta, Ponte Ronca. Su di lui hanno scritto e si sono fattivamente interessati, oltre a Gierut, oltre a Gierut, diversi critici ed esperti d’arte: Marilena Cheli Tomei, Dino Carlesi, Raffaele De Grada, Marcello Ciccuto, Vittorio Grotti, etc. Il suo curriculum vanta citazioni e riferimenti anche nei cataloghi Mondadori ed è arricchito da liriche, tipo quella di Lamberto Giannecchini dove, a proposito del suo “nero“, afferma che questo colore "è il silenzio che sopisce".
In alcune sue esposizioni i dipinti furono accompagnati dalle sue liriche. Per esempio Alba all’inverso : "Il nero ha un’anima / che ingloba in sè / l’energia del silenzio / d’ogni luce. / Tagli, squarci, porte sghembe / e improvvise s’aprono / sulla nostalgia / del bianco / che si assottiglia". E lì sulla porta, prima di sparire : "Esita / sempre il cuore / ad entrare / leggero / nella tenebra".
Amico dei pittori Santini e Pardini e grande amante della sua Viareggio, "Giuseppe aveva un carattare affabile ed era una persona estremamente generosa. Ci mancherà" ricordano gli amici che si sono stretti attorno alla famiglia in questi giorni di dolore. Lippi lascia la moglie Grazia, i figli Monica e Alessandra e gli amati nipoti. Il funerale si svolge mercoledì 29 settembre alle 15 alla chiesa di Don Bosco, Giuseppe sarà poi sepolto nel Camposanto della Misericordia del Marco Polo.