
Uno dei recenti allagamenti sul viale kennedy che fanno infuriare residenti e commercianti di Torre del Lago
Gli allagamenti che a ogni piè sospinto compromettono la viabilità della frazione pucciniana sono una rogna per i residenti, e su questo non c’è dubbio. Legambiente, però, invita a non adagiarsi su facili soluzioni che, alla lunga, potrebbero comportare problemi alternativi. "Deve finire il mantra secondo cui la colpa degli allagamenti è da imputare alla mancata pulizia dei fossi e delle lame, e se l’acqua ristagna bisogna fare qualcosa per farla defluire – sottolinea il presidente della sezione versiliese, Riccardo Cecchini –; non ce lo possiamo più permettere, alla luce dei cambiamenti climatici e della consapevolezza che con la natura dobbiamo convivere: i nostri tentativi di contrastarla e domarla in tutti i modi si sono rivelati perdenti sul lungo periodo, e questo è sotto gli occhi di tutti". Cecchini focalizza la sua attenzione sull’importanza dell’acqua come risorsa. "Dobbiamo fronteggiare nuove sfide e valutare di volta in volta il rovescio della medaglia che accompagna ogni soluzione – spiega –; i ricorrenti periodi di siccità in concomitanza con la stagione estiva, o l’ingressione del cuneo salino che va a inquinare le riserve idriche di acqua dolce nel sottosuolo, dovrebbero farci desistere da facili soluzioni che prevedano l’allontanamento più repentino possibile delle acque piovane per evitare ristagni. Trattenere l’acqua nelle lame e negli stagni retrodunali ne favorirà invece la penetrazione nel sottosuolo e la ricarica della falda freatica, rendendo disponibile in abbondanza la risorsa idrica anche nei momenti più critici". Già, ma le strade allagate? "Sono un problema – ammette Cecchini – come nel caso del viale Kennedy; ma in attesa di soluzioni strutturali che vi pongano rimedio, come dare una leggera sopraelevazione alla sede stradale, vale forse la pena sopportare qualche disagio evidente per evitare in futuro problematiche ben più gravi".