CIRO VESTITA
Cronaca

Gli antibiotici naturali contro le bronchiti

Mussolini dichiara guerra alla Francia nel 1939, ma i soldati al freddo bevevano vin brulè per riscaldarsi e combattere malattie raffreddative. Il vin brulè è quasi analcolico e contiene molecole antinfiammatorie e antibiotici naturali. Altri rimedi antichi contro i malanni stagionali sono i cataplasmi di farina di semi di lino.

Gli antibiotici naturali contro le bronchiti

Nel novembre del ’39 Mussolini dichiara guerra alla Francia; sapeva bene di non essere preparato ma, vista la guerra lampo di Hitler, era fermamente convinto di una guerra breve e veloce; e quindi non voleva trovarsi fuori dal tavolo dei vincitori. Inizia quindi a strigliare i militari: "bisogna smettere – declama – di essere sempre incudine, bisogna diventare martello". Ce l’ha in particolare con gli Alpini dediti troppo secondo lui al “liquorismo”; "pessima abitudine l’alcol – afferma – veleno creato dall’Ebreo Noè", che ebbe l’idea di far fermentare l’uva invece di mangiarla come tale. Ma tutti sappiamo come andò a finire. In realtà i soldati al freddo bevevano ogni tanto del vin brulè sia per riscaldarsi che per combattere le malattie raffreddative onnipresenti in trincea, bevanda quasi completamente analcolica visto che bollendo il vino l’alcol evapora; la sua preparazione è semplice: basta fare una decozione di pochi mintuti di cannella, noce moscata, chiodi di garofano, buccia di arancia. La cottura permette l’estrazione dalle spezie di molecole antinfiammatorie e antibiotici naturali capaci di debellare molti virus raffreddativi. Utile infatti sapere che il comune mal di gola o le banali bronchiti sono su base virale e, come sappiamo, contro i virus l’antibiotico non fa nulla; anzi, l’aver usato per anni antibiotici a sproposito ha creato micidiali resistenze batteriche con il risultato che in patologie serie quali polmoniti o ascessi ove l’antibiotico è davvero necessario, questo non fa più nulla. Altre antiche metodiche contro i malanni stagionali sono i cataplasmi di farina di semi di lino sul faringe; è una terapia revulsivante capace cioè di far arrivare nelle parti infiammate più globuli bianchi che sono il nostro esercito personale.