SERGIO JACOPETTI
Cronaca

"Gli antipiretici sono introvabili" Nelle farmacie è caccia ai medicinali

Dietro alla carenza dei prodotti antinfluenzali un insieme di fattori sanitari, epidemiologici e logistici. I dottori Satta e Tobino: "Anziani, bambini e soggetti fragili consigliamo l’uso delle mascherine"

di Sergio Jacopetti

Carenza di farmaci in Italia con conseguente collasso, inteso come mancata possibilità di rifornire i punti vendita, del sistema farmaceutico? No, per fortuna ancora non siamo a questo punto, ma che il sistema cominci a mostrare qualche crepa se ne accorgono farmacie e cittadini anche in Versilia e nello specifico a Viareggio.

Secondo Farmindustria sono circa 3 mila i medicinali difficilmente reperibili, fra questi antinfiammatori, antifebbrili, antibiotici, antipiretici e quelli inerenti la sfera cardiovascolare. E poi la combo creata dall’esplosione di casi di influenza australiana e l’epidemia di bronchite, che ha colpito principalmente i bambini, ha fatto il resto. Ciliegina sulla torta la crisi internazionale, che ha fatto esplodere i prezzi, e la guerra in Ucraina con il problema del confezionamento, della mancanza delle fialette di vetro e della lamina del blister di alluminio delle pasticche. Un insieme di fattori, sanitari, epidemiologici, logistici e distributivi che hanno fatto sì che le farmacie siano prese d’assalto senza però essere in grado di corrispondere, a tale domanda la relativa offerta .

"Viviamo una situazione – spiega il dottor Carlo Satta della farmacia San Paolino – mai provata prima e non nascondiamo qualche difficoltà. In questo momento è difficile reperire principalmente taluni sciroppi pediatrici, alcuni cortisonici, i prodotti per aereosol e per dormire, ma scarseggiano anche i fluidificanti. Chi soffre di più di questa situazione sono le categorie più fragili come bambini e anziani". Secondo Satta i motivi di questa difficoltà sono molteplici. "I nostri fornitori – spiega – ci dicono che le cause farmaceutiche sono sprovviste di principi attivi, come dell’alluminio necessario per la produzione dei blister. Pagano sia l’aumento dei prezzi che la difficoltà a reperire il materiale necessario anche solo per il packaging le cui materie prime arrivano principalmente dall’est Europa, dalla Cina e dall’India. I nostri ordini vengono posticipati di giorno in giorno ed anche il caro carburante ha il suo peso".

Situazione simile alla storica farmacia Tobino in via Battisti, gestita dal dottor Candido Tobino, nipote del fondatore Candido (a lui si deve l’apertura dell’esercizio nel lontano 1898) a sua volta padre di quel Mario che scrisse mirabolanti versi su Viareggio. "Per fortuna – racconta – problemi irrisolvibili ancora non ne abbiamo avuti, ma certi prodotti per la febbre scarseggiano, come l’ibuprufene, perché non sono prodotti nella quantità necessaria anche perché i prezzi di acquisto, per produrre la sostanza, sono aumentati. Anche la tachipirina – va avanti – è divenuta difficile da trovare, nonostante la varietà dei magazzini con cui ci raffrontiamo". Per entrambi i medici: "anziani, bambini e soggetti fragili debbono continuare ad indossare la mascherina protettiva e sopratutto sottoporsi a profilassi contro l’influenza e non disdegnare, in questo momento difficile l’utilizzo dei farmaci equivalenti che, anche se non di marca, hanno lo stesso effetto".