Il sindaco Del Ghingaro è stato protagonista di una gag con Claudio Morganti. E così lo ha voluto ricordare: "Quella mia con Claudio era un’amicizia vera, nata sul palco della Canzonetta e continuata fuori, tra battute, prese in giro e piccole cose personali quotidiane. “C’è freddo Giorgio”, mi disse qualche settimana fa, parlava della stanza dove faceva da anni la dialisi e aveva ragione. Sollecitai la direttrice dell’ospedale che intervenne e quando ci risentimmo il giorno dopo Natale, oltre a farci gli auguri, mi rassicurò sulla ripristinata buona temperatura e sul suo stato di salute a venire. E invece da oggi no. Tutto finito. Finite le mitiche burle, finito il dileggio, finite le nostre telefonate affettuose. Finite le scenette alla Canzonetta, quando massacrava il sindaco lucchese ed io gli regalavo la cittadinanza onoraria dell’arborato cerchio, finito il luccichio e lo stupore dei suoi occhi quando, dopo lo scherno sulle mie origini, gli consegnavo il buccellato, finito poi, dietro il palco alla fine, il suo abbraccio sempre meno potente col passare degli anni. Ma non è certo finito quello che Claudio Morganti è stato per Viareggio: l’intelligenza del sarcasmo, il difensore della tradizione carnevalesca, il dispensatore di allegria, il popolano popolare schietto, divertente e libero. Ora non posso che ripetere quel nostro abbraccio alla sua famiglia, servirà a conservarne il ricordo e soprattutto a far emergere qualche sua invenzione per svilupparlo in futuro. Volevo bene a Claudio, accidenti, gli volevo davvero bene".
Cronaca"Gli ho voluto davvero bene. E quella gag..."