REDAZIONE VIAREGGIO

Addio a Roberto Silva, l’imprenditore ciclista

Stamani a Milano i funerali dell’uomo morto in un incidente alla Gran Fondo

Roberto Silva (al centro con gli occhiali) con don Andrea e il vescovo Migliavacca in uno

Viareggio, 18 maggio 2019 - SARA’ dato questa mattina alle 11 a Milano, sua città natale, l’ultimo saluto a Roberto Silva, presidente del gruppo Italsilva che da generazioni esporta in tutto il mondo prodotti detergenti come Quasar o Chanteclair. L’imprenditore è morto martedì scorso all’ospedale Cisanello di Pisa a seguito del terribile incidente stradale capitato 48 ore prima, domenica mattina alla Gran Fondo della Versilia.

A proposito dell’incidente, sulle cui cause sono in corso accertamenti e approfondimenti da parte della Procura di Lucca, gli organizzatori della Gran Fondo cercano testimoni «soprattutto una signora – dicono – che andava a fare un’escursione con il Cai e che è stata fermata insieme ad altre auto da una nostra motostaffetta in prossimità del luogo dove è avvenuto il sinistro». Chi avesse visto qualcosa può contattare Silvia (338 4990431) oppure Pier Luigi (338 5903587). Come si ricorderà, Roberto Silva stava scendendo dal Cipollaio e nel fare una curva era finito contro una Renault Twingo guidata da una ragazza di 21 anni di Retignano che ha dichiarato ai carabinieri di non sapere della corsa e di non aver visto impedimenti all’incrocio da dove si era immessa sulla provinciale.

Ai funerali di questa mattina dell’imprenditore saranno presenti i tanti amici di Forte dei Marmi e anche una delegazione dell’associazione Shalom di San Miniato, di cui Silva era socio e sostenitore. «Oltre all’impegno nella sua impresa e alla passione per la bicicletta, Roberto Silva insieme alla sua famiglia e all’azienda da oltre dieci anni – dichiara Luca Gemignani direttore di Shalom – è socio del Movimento e sostenitore del progetto Casa Famiglia in Burkina Faso che ha visto la realizzazione di una struttura che ospita 40 ragazzi di strada della capitale Ouagadougou formandoli nelle varie professioni, e di un panificio pizzeria attiguo alla casa per promuovere l’auto-sostentamento del progetto».

Roberto ha accompagnato il progetto di Casa famiglia in prima persona, tanto che ogni anno insieme a suoi familiari, è andato in Burkina faso per seguire l’avanzamento del progetto con una passione e una disponibilità uniche. Nel progetto Casa famiglia non ci sono solo i 40 ragazzi che attualmente la frequentano e si formano ai vari mestieri, ma altrettanti che negli anni precedenti hanno già terminato il ciclo di formazione. E’ stata anche attivata per volontà della famiglia una raccolta “non fiori ma un contributo per Shalom”; chi volesse partecipare può dare il suo contributo tramite bonifico bancario codice Iban: IT97 V0623 071 150 0000 4651 2772 presso Credit Agricole /Cariparma agenzia di San Miniato intestato a Movimento Shalom onlus - causale in ricordo di Roberto.