di Paolo Pacini
Celebrato ieri alla caserma “Puccini“ di Lucca il 249° anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza. Accolti dal Comandante Provinciale, Col. t. SPEF Marco Querqui e da una rappresentanza di militari, vi hanno partecipato, con il prefetto Francesco Esposito, i vertici delle istituzioni cittadine, degli uffici giudiziari, delle forze armate e di polizia, delle associazioni di categoria, nonché i finanzieri in congedo appartenenti all’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, insieme alle altre rappresentanze delle associazioni combattentistiche e d’arma.
Il Comandante Provinciale ha reso omaggio a coloro che si sono particolarmente distinti in pregevoli operazioni di servizio, con la consegna di ricompense d’ordine morale. Encomio semplice al ten.col. Lorenzo Vanella, lgt.cs Salvino Orofino, lgt. Michele Ivone; mar.c. Romualdo Belfiore, mar. Andrea Agnoloni, brig. Dario Attorre del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Lucca. Encomio al brig. Costantino Cipro, gli app.sc.qs Marco Orselli, Cosimo Pisconti e Giuseppe Russo del Gruppo di Lucca. Encomio semplice al lgt.cs Paolo Izzo e al brig.c.qs Fabio Perrotti del Gruppo di Viareggio. Encomio al maresciallo Capo Alessandro Turano, maresciallo capo Andrea Calabria, vice brigadiere Giampaolo Cencetti, vice brigadiere Maurizio Cecere del Gruppo di Viareggio. Encomio al Mar.C. Andrea Rispoli e al v. brig. Stefano Marchiò della Tenenza di Castelnuovo di Garfagnana.
Un pensiero commosso è stato riservato anche a chi è prematuramente scomparso: al Generale di Divisione Antonio Leone, già Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Lucca, cui è stata intitolata la sala convegno della caserma “Giacomo Puccini“, al Lgt. C.S. Rosario Lertola, vittima del covid, al Lgt. C.S. Francesco Barbaro e all’App. Scelto Q.S. Antonio Orologiaio, e ai loro familiari.
L’azione dei finanzieri nell’ultimo anno è impossibile da riassumere qui in poche righe. E’ stata sviluppata secondo un’impostazione che, in sintesi, ha previsto: il contrasto dei fenomeni più gravi di evasione fiscale; la verifica della corretta percezione dei contributi e dei sussidi pubblici erogati nella fase emergenziale; l’aggressione patrimoniale alle ricchezze criminali, anche attraverso il contrasto del riciclaggio, per proteggere da infiltrazioni il tessuto economico reso debole dalla pandemia; la difesa del sistema produttivo, in particolare delle filiere che caratterizzano i distretti manifatturieri lucchesi e dei consumatori rispetto a pratiche scorrette come l’azione delle società cosiddette “apri e chiudi”, lo sfruttamento dei lavoratori, la contraffazione e la commercializzazione di prodotti non sicuri, tra cui anche i dispositivi di protezione individuale e i medicinali. Tutto ciò attraverso 4.684 interventi e 320 deleghe d’indagine.
Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, sommerso d’azienda e da lavoro sono alcuni dei fenomeni più gravi e diffusi su cui si è concentrata l’attenzione della Finanza: ben 3.169 interventi ispettivi, che hanno consentito di segnalare all’Agenzia delle Entrate, per il recupero a tassazione, oltre 60.315.000 di euro di base imponibile sottratta a tassazione ai fini delle II.DD. e 16.760.000 di IVA evasa, nonché denunciare 112 soggetti per varie tipologie di reati fiscali. Il valore dei beni sequestrati, quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali, è di 2.537.959 euro, mentre le proposte di sequestro finalizzate alla confisca ammontano a euro 38.248.863. Intensa anche l’attività nel contrasto all’economia sommersa: scoperti 51 evasori totali, che hanno nascosto al fisco 9.290.908 euro di IVA e 41.471.982 di imposte. Nei guai 21 datori di lavoro per aver impiegato 86 lavoratori in nero o irregolari, 2 dei quali vittima di capolarato. Controllati 86 distributori: il 10% è risultato non in regola con le comunicazioni riguardanti l’Osservaprezzi carburanti.
La Guardia di Finanza ha dedicato 10 Piani operativi al contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica. Le frodi in danno del bilancio nazionale ammontano a 988.578 euro, con 69 soggetti denunciati all’A.G., mentre quelle a danno del bilancio comunitario sono pari a 215.600 euro, con il deferimento alla Procura di 4 persone.
I controlli in materia di “reddito di cittadinanza”, in collaborazione con l’INPS, hanno fatto scoprire illeciti per 237.617 euro: denunciate 36 persone. Sul versante anticorruzione, eseguiti 6 interventi, denunciate 6 persone ed accertate condotte di peculato per un valore di 1.176.000 euro e condotte corruttive per euro 115.000. Sul versante della tutela del mercato dei beni e servizi, 23 interventi in materia di contraffazione, con 38 denunce e il sequestro di oltre 138.895 pezzi falsi, 4.583 metri di tessuto contraffatto e 162.000 euro di valuta. Sequestrati anche 261.831 prodotti insicuri per il consumatore, di cui oltre 20.000 giocattoli per bambini. Di particolare valore l’operazione “Lusso parallelo”, che ha disarticolato la commercializzazione e ricettazione di prodotti di pelletteria recanti famosi marchi contraffatti, esportati e rivenduti, come originali, anche in Europa, America e Asia.