Guerra tra Sea e Comune. Ora l’azienda dei rifiuti chiede una somma più alta

Il Tar aveva riconosciuto oltre 250mila euro per i servizi del maggio 2020. E’ stato presentato appello: "Pagate l’intera fattura da 600 mila euro".

Guerra tra Sea e Comune. Ora l’azienda dei rifiuti chiede una somma più alta

Guerra tra Sea e Comune. Ora l’azienda dei rifiuti chiede una somma più alta

Ennesimo round della guerra tra Sea e Camaiore: la società viareggina ha fatto ricorso contro la sentenza di primo grado e con la richiesta di appello chiede oltre 600.000 euro al Comune di Camaiore. Non si placa la battaglia giudiziaria iniziata a suo tempo con l’uscita di Camaiore e la revoca del servizio a Sea Ambiente: adesso l’avvocato Mosti di Sea impugna la sentenza con cui il Tribunale di Lucca aveva condannato il Comune di Camaiore a pagare 276.584 euro per l’ingiunzione ricevuta dall’azienda dei rifiuti.

Ma andiamo per gradi: l’ultimo passo nella vicenda è stata la scelta di togliere all’avvocato Fabrizio Miracolo la governance di Sea da parte di RetiAmbiente, società madre di tutte quelle locali. Da parte di Camaiore è stata una vittoria, dopo il braccio di ferro sotto l’ex sindaco Alessandro Del Dotto che ha deciso di optare per Ersu dal 2019. Poi il precetto di Sea per riscuotere alcune centinaia di migliaia di euro dal Comune per altra ingiunzione, versate circa un mese fa. Adesso l’appello per avere oltre 600.000 euro per una fattura relativa al maggio 2020 per servizi svolti l’anno precedente: Camaiore si era opposta all’ingiunzione ed era stata condannata a pagare appunto soltanto 276.584 euro. Sea contesta questa decisione e farà ricorso in Appello per ottenere l’intera somma fatturata di 620.287 euro. In sostanza contesta tutti i motivi per cui il Comune di Camaiore ha decurtato somme per il servizio svolto da Sea considerato insufficiente e troppo costoso.

I.P.