FRANCESCA NAVARI
Cronaca

"Ho avuto un incidente, aiutami". Così le portano via venti mila euro

L’ottantenne di Seravezza è rimasta più di due ore al telefono con una donna che si è spacciata per la figlia. Poi ha consegnato oro e soldi alla sedicente segretaria di un avvocato che si è presentata alla porta.

La vittima è un’anziana residente in un borgo di Seravezza: i parenti hanno sporto denuncia e le telecamere avrebbero ripreso la giovane che si è presentata a casa

La vittima è un’anziana residente in un borgo di Seravezza: i parenti hanno sporto denuncia e le telecamere avrebbero ripreso la giovane che si è presentata a casa

SERAVEZZAIl copione è lo stesso: la telefonata per un finto incidente, la richiesta di aiuto e la consegna immediata di soldi. Un’anziana di 83 anni è finita nel tranello, tanto da rimanere per oltre due ore incollata al telefono pensando di parlare con la figlia, per poi consegnare 300 grammi di oro e 1000 euro in contanti ad una sconosciuta, sedicente segretaria di un avvocato che si è presentata a casa. Per una truffa di quasi 20mila euro. Tutto è accaduto intorno alle 14 quando l’anziana, abitante in un paese della montagna seravezzina, ha ricevuto una chiamata al telefono fisso. "Sono tua figlia, non mi riconosci? Ho fatto un brutto incidente, ho investito una persona, è importante che tu mi aiuti" ha gridato una donna piangendo e spiegando di aver travolto con l’auto una donna incinta che rischiava di perdere il bambino. "Non riattaccare il telefono, è necessario che tu resti in linea con me" ha detto la sedicente figlia, che ha infarcito il racconto con tanto di nomi esatti dei familiari dell’anziana che, a quel punto, ha dato piena fiducia all’interlocutrice. Tanto da non rispondere al cellulare al genero che la stava chiamando insistentemente per alcune quotidiane indicazioni sulla spesa da fare.

La donna è rimasta più di due ore incollata alla cornetta, anche quando a parlarle è stato un finto avvocato. "Possiamo chiudere la faccenda in via bonaria, evitando la denuncia. Ha dell’oro in casa? Me lo pesi per favore che le mando la mia segretaria a prendere tutto". L’anziana, quasi in trance, ha eseguito tutti gli ordini, ha pesato anelli e collane e ha pure preso i 1000 euro in contanti messi da parte per il nipote. Intorno alle 16,10 ha suonato al campanello una giovane che, con sorriso rassicurante, ha rapidamente ritirato il tutto. Al rientro a casa dei familiari è stato evidente che si era consumata una truffa: i parenti hanno sporto denuncia ai carabinieri che hanno in mano i filmati di video sorveglianza che riprendono la trentenne sconosciuta al cancello. Ad accompagnarla è stato un tassista (sentito dai militari ed estraneo ai fatti) che ha raccontato di aver caricato la ragazza alla stazione di Querceta. Secondo le prime testimonianze la donna sarebbe stata già avvistata in paese quindici giorni fa e comunque anche altri anziani sarebbero stati contattati – anche con strategiche chiamate mute per capire se fossero sempre soli a casa – ma senza riuscire a consumare la truffa.

Francesca Navari