Forte dei Marmi (Lucca), 4 marzo 2017 - Quel ‘cameo’ liberty incastonato tra le griffe, è pronto a passare di mano. L’Hotel Belvedere, il 3 stelle sull’angolo di via IV Novembre è infatti in vendita (si vocifera una richiesta di 13 milioni di euro), per stessa ammissione del titolare Enrico ‘Ghigo’ Gai, al timone della struttura assieme alla moglie Francesca. Uno degli edifici maggiormente rappresentativi della storia del paese è pronto dunque a girare pagina: era il 1938 quando papà Alfredo Gai, figlio di emigranti pistoiesi, fu convinto a trasferirsi a Forte dei Marmi dal cugino che già aveva aperto la pensione America, in omaggio al loro Paese natale. Da quel momento il nome dei Gai si è intrecciato a doppio filo con la crescita di Forte.
«Appena arrivato, a mio padre fu proposto l’acquisto dell’albergo – racconta il figlio Enrico, subentrato nella gestione a metà anni Ottanta – di proprietà della Cassa di Risparmio di Lucca. Inizialmente era strutturato su tre piani e nel 2004 ne ho aggiunto uno, mantenendo lo stile originale». L’hotel è uno scrigno di sorprese: 8 delle 39 camere regalano una vista mare direttamente dal letto, con un affaccio sul pontile che pare da cartolina; poi ci sono l’elegante lampadario di Murano all’ingresso, gli affreschi, la scala maestosa e perfino l’allora bancone bar con decorazioni marine (oggi adibito a reception) a raccontare quell’impronta tipica dei primi del Novecento, elaborata dallo stesso architetto che ha curato il vicino hotel Nettuno comprato dal magnate Oleg Tinkov.
Da qui è passato il gotha dell’imprenditoria e della cultura ma non solo: da Henry Moore (che ogni anno prenotava la solita stanza fronte spiaggia) fino agli Invernizzi, ai Motta, ai Negroni, ai Riello e allo stilista Paul Smith. In tempi recenti ecco invece il calciatore Mario Balotelli e la famiglia di Adriano Galliani. L’albergo è stato poi scelto da Vincenzo Salemme per le riprese del film «A ruota libera». «I miei figli non sono interessati a proseguire la tradizione di famiglia – motiva Gai – e ho già ricevuto offerte da un investitore ucraino e da una cordata milanese. Ma non ho fretta». Il 1° aprile infatti l’hotel aprirà per la stagione e ‘Ghigo’ Gai ha già presentato una proposta in Comune per poter allestire un ristorante all’aperto in via IV Novembre per gli esterni, collegato lateralmente alle sale interne della struttura. «Perchè è necessario reinventarsi – spiega – vista la concorrenza dei b&b e le sempre più stringenti normative da seguire».