Forte dei Marmi (Lucca), 8 novembre 2024 – “A Forte dei Marmi il numero degli hotel a 5 stelle presto raddoppierà: non potete avere idea del movimento che c’è in questo periodo”. La rivelazione porta la firma di Paolo Corchia, presidente di Federalberghi, oltre che vice presidente nazionale dell’associazione. Un annuncio che lancia un messaggio molto chiaro: la recente vendita-record del Grand Hotel Imperiale (e dell’annesso Remo beach) all’imprenditore Mohamed Ali Alabbar per 40 milioni di euro è la punta dell’iceberg di uno tsunami di investimenti che stanno per planare tra mare e Apuane. Conti alla mano, a fregiarsi delle 5 stelle saranno infatti una decina di strutture.
Corchia, che sta succedendo?
“C’è molto interesse da parte di investitori e gruppi internazionali. Alcune operazioni sono ancora ufficiose, sebbene gli addetti ai lavori le diano ormai per certe, altre invece hanno già i crismi dell’ufficialità. Allo stato attuale a Forte dei Marmi ci sono cinque hotel a 5 stelle, ma tra ricostruzioni e ristrutturazioni il loro numero salirà a circa una decina”.
Un po’ di nomi, già che ci siamo.
“Posso dire, innanzitutto, che aprirà la vecchia pensione America, vicino al tennis Roma, in via Colombo. La proprietaria è la famiglia Maestrelli, che ha già una villa a Roma Imperiale. Diventerà un 5 stelle, con l’apertura prevista verso Pasqua mantenendo il nome”.
Altre indiscrezioni che possiamo annunciare?
“Attualmente è in costruzione l’Areyon, dismesso da tempo, su impulso di imprenditori internazionali: anche questo sarà un 5 stelle. C’è poi il Piccolo Hotel, che verrà abbattuto e diventerà un 5 stelle. Inoltre stanno riqualificando il Belvedere, in centro. Una volta ristrutturata diventerà 5 stelle anche Villa Elena, acquistata dalla nota famiglia di industriali fiorentini Pinzauti”.
In paese c’è chi considera questi arrivi una manna e chi, al contrario, una spersonalizzazione dell’identità fortemarmina.
“Bisogna essere realisti. Tradotto: non apocalittici ma nemmeno pensare che siano la salvezza del paese, attanagliato come gli altri comuni costieri dall’incubo Bolkestein. Stiamo assistendo a un interesse internazionale che non guasta, credo che non toglierà valore agli altri hotel a 4 stelle in cui si sta bene e in cui ci sarà sempre la possibilità di una vacanza di livello ma non esclusiva. Insomma, Forte non sarà solo un élite di miliardari, sta solo vivendo un processo normale che la qualifica al pari di Capri e Taormina”.