I fogli attaccati alla parete sono ripiegati e riportano un gigantesco "No". Sotto appaiono scene in cui al bambino viene impedito di giocare con i suoi coetanei e vivere esperienze condivise. Poi, d’incanto, si apre anche l’altra metà del foglio raccontando storie di amicizia e inclusione per dire "No", stavolta, ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, con la scritta "Sì" che indica la correttezza delle relazioni umane. C’è poi un altro fumetto, invece, che raffigura dei bambini mentre giocano a pallone. Uno di loro viene deriso e scoppia a piangere, convinto di essere davvero una schiappa. Ma i suoi compagni capiscono e imparano il valore e il peso delle parole, "perché il rispetto è la chiave che apre i cancelli dell’amicizia". Dietro questi elaborati c’è la sensibilità coltivata nei cuori degli alunni delle scuole elementari "Barsottini" dell’Africa, coinvolti dalle loro insegnanti nelle iniziative legate alla "Giornata del rispetto", in calendario ieri.
A realizzare i disegni attaccati alla parete sono stati i bambini e le bambine di classe terza, invitati a riflettere su un tema di grossa attualità. Agli alunni sono state proposte delle storie adatte all’età che trattavano l’argomento, seguite da discussioni guidate, fino alla richiesta di disegnare un comportamento negativo vissuto dagli stessi bimbi. In particolare, di disegnare il modo in cui invece è giusto comportarsi anche attraverso l’uso di un fumetto. Per l’occasione sono state usate le parole da loro apprese a novembre in occasione della "Giornata della gentilezza". Nelle classi quarta e quinta, invece, l’iniziativa ha previsto la lettura di un breve racconto e attività in aula con l’uso del computer con gli alunni suddivisi in gruppi eterogenei di 4-5 bimbi l’uno per preparare le didascalie del lavoro e dei disegni. Il risultato è il fumetto presentato in classe sulle note della celebre canzone "L’amico è" di Dario Baldan Bembo. In questo caso il simbolo del rispetto è un cancello che non lascia passare le parole che potenzialmente possono ferire o danneggiare il prossimo, mentre al contrario le parole gentili come amore, rispetto, amicizia e solidarietà sono quelle che si trasformano in chiavi e consentono di aprire il cancello. Pensieri, parole e disegni che hanno suscitato tanta emozione tra tutti i presenti.
Daniele Masseglia