"I calamaretti? Basta pagare 70 euro al chilo"

Rincari dallo scoppio della guerra. Anche vini e verdure costano di più: "Noi però non possiamo ritoccare i prezzi del menu"

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Tanti vengono al mare per mangiare pesce fresco, ma la vicinanza della spiaggia non garantisce che il ristorante non serva prodotti congelati. Specialmente quando il fresco scarseggia o raggiunge prezzi stratosferici, anche se da questo punto di vista Viareggio continua a essere benedetta dall’alto. Ci sono però, in Versilia, locali dalle certezze assolute. Per esempio Romano. "Nonostante tutto – racconta Roberto Franceschini – al momento si trova di tutto, perché le barchette del molo escono sempre, caro gasolio o no. Caso mai il problema è il rincaro folle, anche se per ora non abbiamo ritoccato i prezzi del menu".

Lo sciopero lanciato in tutta Italia dai pescherecci, per protestare contro il caro gasolio, qua non ha attaccato granché: anche se dall’Adriatico tante associazioni sono venute a cercare di fermare i "crumiri" viareggini. Ci sono appunto le barchette del Molo, da sempre frequentate da Romano Franceschini, che portano tutto quello che pescano sulla costa toscana. "Nonostante lo sciopero – spiega Roberto – anche nei magazzini troviamo come sempre ogni prodotto, tutto fresco di provenienza italiana, se non toscana. Il blocco dei pescherecci, almeno a noi, non crea disagi di approvvigionamento. Se però si parla di prezzi, siamo fuori dalla grazia di Dio. Basta guardare i calamaretti spillo: già ora sono saliti a 65-70 euro il chilo da pulire. E con la pulizia si perdono 300 grammi su un chilo". Prima della guerra in Ucraina gli spillo erano sempre cari, ma attorno ai 45-47 euro al chilo. "Il pesce di lisca a seconda della specie va da 35 a 48 euro, in generale direi che i rincari ittici sono mediamente di almeno il 20%. Ma tutto sta rincarando, perfino il vino perché ai produttori energia e vetro costano di più. Tra fornitori e mercati troviamo ogni verdura di pregio, ma ogni giorno sale di prezzo. Comunque, sciopero o no, si trovano anche le vongole dell’Adriatico. Basta pagare".

"Per fortuna – conclude il ristoratore – il ponte del 2 giugno ha riempito Viareggio di clienti e si lavora anche coi rincari. Però non è possibile aumentare i prezzi della carta. Per ora resistiamo coi prezzi di febbraio".

r.v.