
Le opere dell’apprezzato artista tornano in mostra dopo oltre mezzo secolo dall’ultima esposizione.
Tra arte e leggenda è la storia del pittore Alfeo Bertin (nella foto), originario di La Spezia dove era nato nel 1930 e si era trasferito a Viareggio, città d’adozione, nei primi anni Sessanta dove è scomparso nel 1972: i bagnini del Bagno Zara avvistarono il corpo a largo mentre il recupero venne compiuto dai bagnini del Bagno Reginetta nello specchio d’acqua davanti all’ex Piper. Riposa nel cimitero di Viareggio. La sua ultima mostra personale risale all’aprile del 1972 nella sala d’arte del "Caffè Manetti". A distanza di oltre mezzo secolo grazie alla passione di Paolo Gianni e Marco Maffei oggi alle 17 al "Caffè Così Com’è", lo storico locale del centro che ospita momenti d’arte, si inaugura una mostra di Alfeo Bertin dal titolo "Dipinti".
Le opere in esposizione provengono dall’archivio Alfeo Bertin di Paolo Gianni e si potranno ammirare fino a venerdì 9 maggio negli orari di apertura del "Caffè Cosi Com’è". Nel viaggio della pittura Alfeo Bertin la figura femminile si impone rispetto a qualsiasi altro soggetto che il pittore sceglie per le sue opere. Le donne di Alfeo Bertin sono donne che colpiscono per gli sguardi. Nel patrimonio artistico dell’artista si alternano scrittura e pittura, arte e poesia.
Sguardo e parola si inseguono in un gioco di emozioni e sentimenti che racconta lo stato d’animo del pittore sempre altrove rispetto alla realtà. Una mostra che si annuncia di grande fascino.
Maria Nudi