I diplomi dell’Istituto Isyl. Sempre più donne intraprendono la carriera nei cantieri della nautica

Sono stati consegnati gli attestati agli allievi dei corsi Its alla presenza di professori e istituzioni "Un trampolino verso un mondo di artisti e artigiani in cui è un onore imparare dai più grandi".

I diplomi dell’Istituto Isyl. Sempre più donne  intraprendono la carriera nei cantieri della nautica

Sono stati consegnati gli attestati agli allievi dei corsi Its alla presenza di professori e istituzioni "Un trampolino verso un mondo di artisti e artigiani in cui è un onore imparare dai più grandi".

di Gaia Parrini

Un polo che tende al futuro, ad uno sguardo innovativo, nuovo e alternativo. Ad un prospettiva che costruisca, sull’onda del rinnovamento sempre rivolto all’eccellenza, un avvenire di maestranze e professionisti di un settore, come quello della nautica, che proprio in queste acque ha il cuore delle sue aziende e dei suoi cantieri. Così come nuovo e innovativo è lo sguardo di chi quel futuro lo sta costruendo, con impegno, sacrificio, studio e dedizione nel percorso formativo che l’Istituto Isyl, attivo a Viareggio da nove anni, propone per diffondere la cultura tecnica e scientifica e promuovere l’orientamento dei giovani, assicurando, con continuità, la professionalità e qualità di un reparto come lo yachting. In un futuro che gli studenti e le studentesse dell’Istituto, da chi si prepara ad avviare il primo stage e chi i primi corsi, a chi, nel mondo del lavoro, ha già mosso i primi passi e chi, invece, adesso, si sta affacciando, con le prime attività, ai cantieri del territorio, stanno costruendo. A partire dai diplomi, consegnati ieri sullo sfondo di Villa Borbone, alla presenza dei rappresentanti dei cantieri, delle istituzioni e dei fondatori stessi dei percorsi Its, e degli studenti stessi, tra chi, seduto, ha guardato sognante i compagni che, sul palco, hanno portato e raccontato le proprie speranze, le proprie esperienze e la propria “storia di successo“, partite, proprio, dalle stanze Isyl. "È stato, ed è, un grande trampolino verso un mondo, fatto di artisti e artigiani, che stiamo conoscendo e continueremo a conoscere", dice Lorenzo Biancalana, tra gli studenti avviati verso lo stage della classe yas4. Un mondo in cui "l’unione fa davvero la differenza - racconta Barbara Braida, ex allieva e ora impiegata Overmarine Mangusta come apprendista capobarca - E un luogo, come Overmarine, dove coesistono professionalità diverse ma anche umane, identitarie, che agiscono con umanità e dignità. Come le capobarche. Uno spazio che, da donne, abbiamo sentito l’esigenza di creare. Perché, da oggi in poi, ci siamo anche noi".