TOMMASO STRAMBI
Cronaca

I due cacciatori morti: "Abbiamo preso un bel un fagiano". Poi sono spariti nel lago

Per Andrea Pardini (52 anni) e Giorgio Montemagni (69) non c’è stato nulla da fare. L’ultima telefonata ai familiari prima che il barchino si rovesciasse.

"Eccolo, eccolo". L’urlo del vigile del fuoco spezza il silenzio che avvolge il Massaciuccoli. Sono da poco passate le 19 quando il pompiere in tuta da sommozzatore grida a squarciagola. Un brivido corre lungo la schiena dei presenti. Tutti sperano che Andrea Pardini, 52 anni, conosciutissimo per far parte di una famiglia che dagli inizi del Novecento gestisce la macelleria della frazione, sia ancora vivo. Ma è una speranza che si spegne lentamente come un lumicino. Una speranza andata avanti per tutto il pomeriggio di ieri da quanto, poco dopo le 14.40, sulle rive del lago è scattato l’allarme. Andrea Pardini e Giorgio Montemagni, 69 anni, pensionato della Piaggio, non avevano fatto ritorno dalla battuta di caccia alle anatre. L’ultima telefonata ai famigliari l’avevano fatta intorno alle 10.30: "Abbiamo preso anche un bel fagiano, fra poco siamo di ritorno". Poi su di loro è calato il silenzio.

Un movimento brusco, una distrazione e il barchino su cui si trovavano si è rovesciato. E sono stati inghiottiti dalle acque limacciose. I due amici appassionati di caccia erano usciti di prima mattina nonostante il cielo fosse gonfio di pioggia già dalla notte. "La passione per la caccia era più forte di loro", dice tra le lacrime un amico arrivato sulle rive del lago amato da Puccini non appena nella frazione di Viareggio si è sparsa la voce della loro scomparsa. Tutti hanno sperato di recuperarli sani e salvi. I sommozzatori dei vigili del fuoco (arrivati insieme ai volontari della Croce Verde di Viareggio e agli agenti del Commissariato della Polizia di Stato) sono scesi con le loro imbarcazioni intorno alle 14.40, subito dopo la telefonata arrivata al numero unico delle emergenze. Neanche mezz’ora e hanno ritrovato il corpo esanime di Giorgio Montemagni, 69 anni: una vita trascorsa nella catena di montaggio della Piaggio a Pontedera, e due sorelle (entrambe più grandi di cui una direttrice di un supermercato Coop a Pisa). Mentre quello di Andrea Pardini, 52 anni, sembrava sparito, inghiottito dalle acque insieme al barchino in alluminio su cui erano usciti. "Tante volte abbiamo detto a Giorgio di cambiarlo – confida ora un amico, mentre le lacrime gli solcano il viso –. Non era un’imbarcazione adatta al Lago, troppo leggera per queste acque. Molto meglio di legno...". Nonostante ciò, sia Montemagni che Pardini, erano esperti e spesso durante la stagione di caccia uscivano insieme. Proprio come è accaduto ieri mattina.

I vigili del fuoco, con l’ausilio dei gruppi elettrogeni, hanno continuato fino a tarda sera a cercare Pardini. Poi, poco dopo le 19 quell’urlo a squarciare il silenzio del lago. Il corpo senza vita di Andrea Pardini, in un angolo nascosto dalla vegetazione. Per recuperalo hanno dovuto usare delle funi. "Il lago è così: bello, affascinante, ma quando ti prende difficilmente ti restituisce", commenta un abitante della zona con al guinzaglio un labrador. "Speriamo che lo ritrovino", gli aveva fatto eco, poco prima, una signora stretta al braccio del marito. "Andrea è un bravissimo ragazzo", aveva aggiunto ricordando come fosse sempre sorridente dietro al bancone della macelleria di paese. Sia Pardini che Montemagni indossavano stivali lunghissimi e, forse, proprio questo particolare potrebbe averli impacciati oltremodo nel tentativo di risalire a riva. Fino all’ultimo grido: "Eccolo". Ma ormai anche per Andrea Pardini è troppo tardi. Addosso aveva ancora i fucili. E la notte cala sul lago e lascia la famiglia e un intero paese nella disperazione.