
La consigliera Marzia Lucchesi
"Futuro buio per il nostro Comune". I consiglieri d’opposizione Marzia Lucchesi (’Noi per Massarosa’) e Nicola Morelli (Lega) tracciano un’analisi dei numeri usciti dall’ultimo consiglio comunale, tra uscita dal dissesto e bilancio di previsione.
"L’amministrazione fa passare per eccezionali eventi che sono dovuti alla cittadinanza come asfaltature e sicurezza delle scuole – scrivono in una nota –; l’ultima cosa sdoganata come eccezionale è l’uscita dal dissesto. Affinché un Comune esca dal dissesto sono previsti cinque anni e tanti ne sono passati dal novembre del 2019, quando fu dichiarato quello di Massarosa. Noi ci basiamo su documenti ufficiali: ne esiste uno che dichiara che il nostro Comune era in una situazione tale da non poter far altro che dichiararsi dissestato, e ne esiste un altro – continuano i consiglieri –, il decreto ministeriale di uscita dal dissesto, comprensivo di una tabella di debiti non ammissibili alla liquidazione pari a circa 2 milioni e 300mila euro, per i quali veniva imposto a tutto il consiglio comunale di individuare i responsabili. L’amministrazione non ha consultato l’opposizione e ha presentato un documento da votare senza mai averli interpellati".
Questo per il passato. Per il futuro, invece, ossia per il bilancio di previsione dell’ente, "abbiamo visto approvare un futuro buio per la nostra comunità – continuano Morelli e Lucchesi – fatto di un bilancio preventivo che in realtà di prospettive al Comune non ne dà nessuna, se non quella di veder nuovamente aumentare le tasse, dall’Imu alla Tari che porterà 200mila euro in più frugando nelle tasche dei cittadini. Nei nostri amministratori abbiamo visto la viva speranza che i cittadini non rispettino il Codice della Strada, visto che prevedono di incassare 450mila euro di multe. Sperano inoltre in una frenetica attività di recupero di una presunta evasione di imposte, senza dire che queste non sono mai state recuperate negli ultimi 10 anni. Intanto – concludono – dirigentie revisori invitano a contenere servizi praticamente inesistenti".