DANIELE MANNOCCHI
Cronaca

I numeri dell’uscita dal dissesto: "Le carte provano la mala gestione"

L’ex sindaco ha analizzato i documenti arrivati dal Ministero: "Rimangono dei debiti creati irregolarmente"

Il consigliere comunale ed ex sindaco di Massarosa Alberto Coluccini

Il consigliere comunale ed ex sindaco di Massarosa Alberto Coluccini

A inizio marzo, il consiglio comunale sarà chiamato a confrontarsi con il tema dell’uscita dal dissesto finanziario, dichiarato nel novembre del 2019. Intanto, a fine dicembre è arrivato da Roma il decreto del Ministero dell’Interno di approvazione del piano di estinzione delle passività pregresse.

Analizzando il documento, tuttavia, il consigliere d’opposizione ed ex sindaco Alberto Coluccini appare tutt’altro che fiducioso sul fatto che le magagne siano alle spalle. "Sul tavolo ci sono oltre due milioni di euro di debiti contratti dal Comune e che non si sono potuti estinguere". Nello specifico, spiega Coluccini, il decreto del Ministero parla esplicitamente di debiti che l’Organo straordinario di liquidazione, incaricato di gestire la partita del dissesto, non ha potuto liquidare. "L’articolo 6 è chiaro – commenta – nel dire che è confermata l’esclusione dei debiti non ammissibili alla liquidazione".

Il decreto ministeriale è corredato da un allegato che evidenzia l’oggetto del contendere: "Si parla di circa due milioni e 233mila euro di debiti contratti dal Comune prima della dichiarazione di dissesto – spiega ancora Coluccini – in buona parte per interessi di mora, e cioè per servizi che il Comune ha liquidato in ritardo rispetto ai regolari tempi di pagamento". Tra le diciture più ricorrenti, ci sono inoltre fatturazioni non corrispondenti ai servizi erogati e importi non dovuti per servizi o prestazioni non eseguiti che, secondo Coluccini, certificano una cosa: "A monte dello stato finanziario ed economico del Comune c’è stata una mala gestione".

Una "mala gestione" che, per l’ex sindaco, non si estinguerà in parallelo al dissesto. "Sempre l’articolo 6 del decreto ministeriale sottolinea che il consiglio comunale è tenuto a individuare i soggetti ritenuti responsabili dei debiti esclusi dalla liquidazione ai sensi del Tuel. E cosa dice il Tuel? Dice che l’assise cittadina è tenuta a individuare i responsabili dei debiti, dandone contestuale comunicazione ai soggetti medesimi e ai relativi creditori. Quindi il consiglio comunale – conclude Coluccini – dovrà fare nomi e cognomi dei responsabili di questa ’mala gestione’, e cioè le amministrazioni di centrosinistra di cui l’attuale giunta Barsotti annovera i reduci".