Tredici sagome bianche con i nomi di tutti i consiglieri comunali – sette di maggioranza e sei di minoranza – e un messaggio molto esplicito: "State per approvare un Piano operativo che inciderà profondamente sul nostro territorio con una maggioranza risicata, assumendovi una responsabilità che rimarrà nella storia del paese". Firmato: il gruppo dei “Paesani“, che con questi manifesti affissi un po’ ovunque hanno voluto accendere i riflettori sull’approvazione definitiva del Piano operativo in agenda il 26 novembre in consiglio comunale.
"Come cittadini – scrivono – pretendiamo che ci sia piena consapevolezza da parte dei consiglieri dei contenuti del piano, e sulla base di questa consapevolezza decidere se alzare o meno la mano per approvarlo". Nel manifesto sono stati sintetizzati alcuni punti cruciali del fututo strumento urbanistico, con un giudizio globale abbastanza negativo da parte dei “Paesani“. "Il piano è stato presentato come ’green’ – proseguono – ma è stravolto con le osservazioni con cui sono stati inseriti volumi e consumi di suolo che nessun cittadino ha potuto valutare. È questa la partecipazione che tanto si sbandierava in campagna elettorale? Un caso su tutti, il cambio di destinazione della ex Teti, che passerà da spazio pubblico ad attività artigianale, commerciale e servizi privati. Perché? Qual è il vantaggio per la comunità?". Da qui l’appello ai 13 consiglieri, sindaco incluso: "Siete consapevoli di tutto quello che andrete a votare approvando il Piano operativo? Siete consapevoli degli effetti che produrrà sul territorio? Avete preso parte ai processi decisionali e alle scelte politiche che hanno originato ed elaborato il piano? Votate secondo coscienza, pensando a ciò che è meglio per il futuro di Forte dei Marmi".