I petali delle generazioni future. Il murale appello allo skate park

L'artista Marco Galli trasforma il Parco della Fratellanza a Lido di Camaiore in un dipinto su più livelli, simbolo di bellezza e futuro per le nuove generazioni. Inaugurato durante lo stART Festival, l'opera rappresenta la cultura e la speranza di un Paese che affronta le sfide del mondo contemporaneo.

I petali delle generazioni future. Il murale appello allo skate park

Piccoli skater all’inaugurazione In alto, il sindaco Pierucci e Intaschi della Misericordia

La bellezza opposta agli orrori del mondo, i colori che tratteggiano e delineano il futuro di coloro che se ne fanno portatori, opposti al nero e all’oscurità delle brutture del mondo. Sono i giovani i protagonisti del messaggio dell’opera realizzata a Lido di Camaiore dall’artista viareggino Marco “Fine“ Galli nell’ambito dello StART Festival, laboratorio evento promosso dalla Misericordia di Camaiore e Lido, con il coordinamento dell’associazione. Ieri l’inaugurazione: il parco è stato intitolato a Maria Dini e Antonio Favilla. All’evento erano presenti il sindaco Marcello Pierucci, l’assessore al sociale Anna Graziani, il presidente dell’azienda speciale Camaiore Riccardo Pardini, il presidente dell’associazione balneari Marco Daddio, Samuele e Claudia Barsanti, presidente e direttore della Cooperativa di comunità Il Girasole, Massimiliano Iacolare, presidente delle Misericordie della Versilia, Alfredo Bonuccelli, presidente del Vela Basket, e gli insegnanti delle scuole di Camaiore e Lido.

Galli ha trasformato, all’interno del Parco della Fratellanza, oltre 3000 metri quadrati in un dipinto su più livelli, dando nuova vita e colori a panchine e vialetti dello skate park. "È un’opera all’apparenza giocosa che nasconde un lato oscuro – spiega l’artista –; nel murale vediamo rappresentato un adolescente che tiene in mano un fiore che rappresenta la nostra cultura, il nostro Paese, l’Europa, che sta perdendo i suoi petali, la sua bellezza. Una bellezza che rischia di essere spazzata via dalle guerre. Eppure questa opera non vuole essere pessimista, ma consegnare alle nuove generazioni il futuro del Paese e della nostra cultura". L’iniziativa parte da un progetto e "un’operazione di design architettonico che ha reso un’area polivalente più unitaria, oltre che bella – commenta il curatore Gian Guido Grassi – e adesso fruibile dalla comunità".

E che, con StART Festival, si prospetta, nel futuro, "con i maggiori artisti urbani – conclude Aldo Intaschi, governatore della Misericordia – di rispondere alla domanda di qualità urbana che unisce componente fisica, sociale, economica, religiosa e culturale".