
Pippo Baudo condusse un’edizione
In questa storia il calcio non c’entra per niente, anche se stiamo parlando di una rassegna e di un premio – ‘Il Pallone d’oro’ – che nei tempi moderni celebra, per iniziativa di France Football, il miglior giocatore di calcio del mondo, eletto da una giuria internazionale di giornalisti. ‘Il Pallone d’oro’ di casa nostra... abita nella memoria di Massarosa dove proprio sessant’anni fa, era l’anno di grazia 1965, venne organizzata la prima edizione del ‘Festival Nazionale Prodigi al microfono’ – riservato a bambine e bambini da 5 a 14 – che contemplava come primo premio proprio un artistico ‘Pallone d’oro’.
L’organizzazione dell’evento era curata dall’associazione calcistica locale – che proprio nel 2025 celebra i suoi primi 100 anni di vita – e dalla sezione Calciatori. All’epoca, il territorio del comune di Massarosa era un vulcano di iniziative, spinto dal miracolo economico non solo nazionale, che aveva come centro di gravità permanente il settore calzaturiero con prodotti e marchi che conquistavano i mercati internazionali: innegabili e immaginabili le ricadute occupazionali e di censo per molte famiglie.
Il Festival musicale – con ‘Il Pallone d’oro’ incorporato - manifestazione si svolgeva nel cinema-teatro Modernissimo nella centralissima via Cenami, all’epoca un piccolo gioiello al servizio della comunità non solo massarosese.
A conferma della volontà e della vivacità degli organizzatori, vale la pena di ricordare che nelle prime edizioni del concorso nazionale, fra i presentatori vennero ingaggiati due personaggi che hanno fatto la storia della televisione e dello spettacolo italiano e internazionale: Mike Bongiorno e Pippo Baudo. La competizione canora andò avanti un decennio, collezionando consensi e proiettando alla ribalta per la prima volta una giovane che sarebbe poi diventata una star della musica italiana: Nada. La ragazzina livornese debuttò nel 1966, sfidando la vincitrice della prima edizione, Cinzia Baldacci, anche lei di Livorno.
Il concorso era diviso fra maschi e femmine: nel 1965, il vincitore fu un ragazzino di Gualdo, che nel prosieguo della vita – la musica è rimasta una passione secondaria – è diventato un eccellente medico, specializzato in medicina dello sport, nonché prima arbitro e poi dirigente: Angelo Pizzi, un nome che dalle nostre parti (e non solo) è sinonimo di professionalità e di eccellenza.