REDAZIONE VIAREGGIO

I progressisti sugli usi civici: "Giani e Alessandrini si scusino"

Seravezza Progressista critica decisione su usi civici Monte Altissimo, definita "sgangherato trenino" che si è schiantato contro un muro. Sentenza Corte d’Appello dà ragione ai frazionisti. Comune e Regione contestati per accordo con Henraux. Giustizia ha fatto il suo corso.

Scontro a sinistra: Seravezza Progressista interviene dopo la sentenza della Corte di Appello di Roma sezione speciale usi civici

Scontro a sinistra: Seravezza Progressista interviene dopo la sentenza della Corte di Appello di Roma sezione speciale usi civici

Seravezza Progressista punta il dito sul "trenino sgangherato di Giani, Saccardi e Alessandrini che si è schiantato contro un muro" dopo la sentenza della Corte d’Appello che ha dato ragione ai frazionisti della montagna sulla questione usi civici. "C’era – tuona il portavoce Giuliano Bartelletti – il facile accordo con la società Henraux per la chiusura del contenzioso sugli usi civici del Monte Altissimo con il quale, in sintesi, il Comune cedeva per due spiccioli l’intera proprietà all’azienda, a dispetto di una sentenza di primo grado del 2020 con la quale il Giudice unico per gli Usi Civici riconosceva l’esistenza del diritto di uso civico per gran parte dei territori contesi fin dagli anni Ottanta. Ma l’aspetto veramente assurdo era che Comune e Regione avevano preso questa decisione in barba ai numerosi richiami espressi da più parti, a cominciare da quelli formulati dalla stessa struttura amministrativa e legale della Regione, fino alle ripetute iniziative di movimenti ambientalisti e forze politiche. Non si svende un “monte”che ha un profondo significato identitario per la nostra comunità – insiste Barteletti – e non si sono rispettate le normative regionali in materia che prevedono che il consiglio comunale approvi il nuovo statuto dell’Asbuc e, successivamente, la Regione indica le elezioni per la designazione dei suoi organismi. Per fortuna, alla fine, ci hanno pensato alcuni cittadini della Montagna di Seravezza che hanno presentato un ricorso alla Corte di Appello di Roma sezione speciale usi civici. Ora la giustizia ha fatto il suo corso, qualcuno dovrà spiegare a cosa è servito spendere soldi in perizie, e tutti quelli che viaggiavano sullo sgangherato trenino dovrebbero chiedere scusa"