Al pranzo di Pasqua non si rinuncia nonostante Covid, tasse e maxi bollette. Ma a una settimana dalla festa il tutto esaurito non c’è ancora. Alla fine tutti i locali saranno pieni, ma le richieste sono arrivate con grande calma.
Poi c’è chi è stato gettonatissimo, nonostante tutto. "Per Pasqua sono pieno da un paio di settimane — dice Alessandro Masotti dell’Armanda — a Pasquetta quasi. Ce lo aspettavamo, venendo da un buon inverno. Tutto sommato siamo in linea con il 2019, anche se nel 20-21 quando siamo potuti stare aperti le cose sono andate meglio che negli anni precedenti. Abbiamo sia clienti del posto che da fuori. Anche se per sabato ci sono meno posti. Comunque siamo contenti di come abbiamo retto il colpo in questi due anni. Ora speriamo che non faccia brutto nei fine settimana di maggio, come è successo negli anni scorsi". "Per Pasqua siamo pieni — afferma Elisa Meconi del ristorante Bernardone a Nocchi — come nel 2019. A Pasquetta non del tutto, ma mancano ancora alcuni giorni. Dopo due anni di chiusura ci speravamo, visto che a Natale causa Covid ci furono disdette. Ma per sabato non ci sono grosse prenotazioni. Il meteo? Non abbiamo grandi problemi, visto che abbiamo tanto posto dentro, semmai il punto è che non si trova il personale. Non c’è proprio domanda di lavoro".
Non ancora tutto esaurito a Pietrasanta. "Siamo pieni al 50% — sostiene Simone Andreano del Posto — credo comunque che andremo verso il tutto esaurito. Non solo domenica, ma anche sabato e lunedì. In ogni caso sono molte le domande, sul menù, sui doppi turni. Ci aspettavamo questo trend: il Covid sta rientrando, e comunque anche chi contrae il virus è difficile che vada in ospedale. Comunque speriamo che arrivino presto anche temperature più alte". Le previsioni lavorative rimangono comunque buone. "Siamo in linea con il 2019, ma credo che queste miglioreranno. Non credo che molte persone viaggeranno all’estero, quindi la Versilia può raccogliere il bacino di utenza solito. Oltre alle persone del posto. Al di là del meteo, le persone ci saranno lo stesso".
"A Natale ci eravamo trovati pieni già un mese prima, e non eravamo stati toccati più di tanto dalle disdette — evidenzia Ferruccio Cortopassi del ristorante Da Ferro a Piano di Conca —. Per Pasqua invece, ci stanno arrivando una serie di telefonate da tre giorni, abbiamo già parecchie prenotazioni, soprattutto di gente del posto e rimane solo qualche tavolo. Mi immaginavo che a Pasqua avremmo lavorato, ma credo anche che il trend vada a migliorarsi. Comunque per Pasquetta, le prenotazioni arriveranno all’ultimo, anche da persone da fuori". Stessa situazione a Seravezza. "Ci sono prenotazioni, anche se non siamo ancora tutti pieni — sottolinea Mario Fiori della taverna Ulisse — siamo in linea con il 2019, anche se Pasquetta rimane un po’ freddina, però molti potrebbero prenotare all’ultimo. La ripartenza c’è, anche se limita solo al week end, non siamo sempre pieni. I restanti giorni della settimana rimangono un punto interrogativo. Ma il problema principale del paese è portarci le persone".
Alice Gugliantini