
"I soldi Sea sono dei viareggini". La maggioranza difende Miracolo
Maggioranza compatta in difesa della consistenza patrimoniale di Sea Ambiente e dell’operato dell’amministratore unico della società Fabrizio Miracolo, per il quale RetiAmbiente ha chiesto la revoca dell’incarico. Ultimo atto di una vicenda che si è aperta, nel 2019, quando il Comune di Camaiore ha deciso di lasciare Sea per affidare ad Ersu il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ed è sfociata in una serie di contenziosi. Fino alla richiesta fatta da Retiambiente a Sea di accettare l’annullamento della richiesta danni da 4milioni di euro, transazione che l’avvocato Miracolo si è rifiutato di firmare. Da qui la richiesta di revoca dell’amministratore unico di Sea, e la replica del sindaco Giorgio Del Ghingaro che, qualora Miracolo venga rimosso, ha annunciato di rivolgersi alla Procura.
I consiglieri comunali della Lista Blu, Viareggio Dem, Giovani per Viareggio e Progetto per Viareggio, hanno dunque presentato una mozione, già aggiunta all’ordine del giorno del Consiglio comunale, che chiede conto delle decisioni del CdA di Reti Ambiente Spa. Condotte che, scrivono i consiglieri, "perpetrano una gravissima violazione delle prerogative del Comune di Viareggio, mettendo in atto una plateale illegittimità normativa".
"Preso atto che Retimbiente è determinata a revocare l’amministratore unico di Sea Ambiente, non solo senza coinvolgere nella decisione il Comitato ristretto per il controllo analogo, ma addirittura contro la volontà del Comune di Viareggio, se ne deduce – scrivono i consiglieri di maggioranza – che il controllo analogo del Comune di Viareggio sia venuto meno". Non solo: "Le motivazioni per la revoca risiederebbero unicamente nel dissenso manifestato in relazione alla sottoscrizione di una transazione che si rivela non solo inopportuna e ampiamente illegittima, ma anche antieconomica per Sea e per il Comune di Viareggio". Per questo la mozione chiede al sindaco e alla giunta di "Farsi carico di ogni atto diretto e conseguente affinché vengano rispettati i patti sottoscritti e le prerogative degli Enti locali soci di Reti Ambiente Spa, in particolare in questa assurda vicenda del Comune di Viareggio" e "ad attivarsi a difesa della legittima posizione assunta dall’amministratore unico, in ragione del grave danno economico che deriverebbe nel caso di sottoscrizione dell’ipotesi transattiva proposta".