
Ida Neuheusler
Viareggio, 15 aprile 2020 - La vita di Ida Neuheusler è stata come una bella canzone: un perfetto equilibrio di sogno, di parole e di musica. Una di quelle canzoni che quando la senti poi non dimentichi più. Ida Neuheusler Masini, “la Neukusler” o “la Masini” per tante generazioni di studenti di musica e canto, compresa una giovanissima Gianna Nannini, è scomparsa ieri all’ospedale Versilia. Aveva appena compiuto novant’anni. Vedova di Fiorello Masini (per questo chiamata “la Masini”), lascia i figli Paolo e Marco, con le nuore Debora e Emanuela, e i nipoti Gregorio, Tommaso, Eloisa, Edoardo e Alessandro. Lascia centinaia di allievi che nel corso della sua lunga carriera ha accompagnato tra teatri e palchi di tutti Italia. Con lei se si spegne la musica di un’antica Viareggio, ricca di bellezza, di armonia, di visione. Si spegne una grande storia, ricca di talento e umanità. Ida Neuheusler è arrivata in città dal Veneto poco più che ventenne, negli anni ‘50. Studentessa al conservatorio di Venezia finì gli studi di pianoforte al Boccherini di Lucca. Ma è proprio sulle rive del mar Tirreno che ha trovato, da subito, gli stimoli artistici. Erano gli anni d’oro della ‘Versilia ruggente’ e dalla tavole del Gran Caffè Margherita, simbolo di un fervore musicale, Ida lanciò lo spettacolo “Viaregginissimo”, organizzato in collaborazione con la Rai, con Corrado e Van Wood. Amica di Aldo Valleroni e di Egisto Malfatti, ‘la Masini’ ha collaborato anche con la poetessa Franca Taylor, con la quale ha siglato i primi successi nazionali di Giovanna e accompagnato le prime performance di Gianna Nannini. Nella sua vita c’è stato spazio per le Canzonette e i veglioni del Carnevale, tutti cercavano la Masini per preparare le grandi esibizioni: da Bonino a Egisto Olivi, passando per Pierino Ghilarducci, Gualtiero Lami, Vincenzo Cagnolo, Luciana Madrigali... E ovviamente anche per la lirica, Puccini soprattutto, ma anche il repertorio minore della musica popolare e sacra, con un via vai di tenori, baritoni, soprani e contralti italiani che transitavano a Viareggio per “sistemare la voce” prima del debutto. Ma per Ida Neuheusler il canto non è mai stata solo un’esibizione, è stata la ricerca di armonia, serenità, condivisione. Questo ha insegnato nelle scuole, prima ai corsi serali e dopo l’abilitazione alle medie Gragnani a Torre del Lago. E per questo insieme ai padri di Sant’Antonio ha organizzato spettacoli di beneficenza sul palco del cinema teatro Goldoni. “Hai donato la forza della musica a tutti – ricorda il figlio Paolo - senza distinzioni di età, ceto, bravura, con grande cuore e straordinaria passione. Hai attraversato e contagiato con la tua vitalità le più belle stagioni musicali della Versilia e non solo. Hai insegnato che canto è ricerca di sé, liberazione, gioia, speranza, e soprattutto che è un dono, e come tale va ridonato”.