Il 10 gennaio inizia il montaggio del circuito

Burlamacco marcia deciso verso l’inaugurazione, ma ogni venerdì aspetta con ansia di sapere se la Toscana resta bianca o passa al giallo

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Proprio come un anno fa, ogni settimana quando arriva il venerdì lo staff della Fondazione Carnevale passa la giornata trattenendo il fiato – quanto possibile – finché non escono le scelte del Cts e del governo sui colori delle regioni, e in particolare della Toscana. Restiamo bianchi o si passa al giallo? I dati peggiorano progressivamente, anche quelli dei ricoveri che con le nuove norme, al di là dei positivi, determinano le ulteriori eventuali restrizioni. Ma il giallo anziché il bianco cambia poco, per la vita normale: può cambiare invece in termini di capienza delle manifestazioni, e comunque determina il senso di paura che già attorno a Capodanno ha convinto molti toscani a mettersi spontaneamente in lockdown, anche se non c’era obbligo. E questo, per un Carnevale che ha bisogno di soldi, è fondamentale: sarebbe vano fare i corsi, se gli spettatori rimanessero a casa per il timore dei contagi.

"La gente ha bisogno di essere tranquillizzata, basta terrorismo", avrebbe detto in una riunione coi collaboratori la presidente Maria Lina Marcucci. Ma al di là di quanto filitra dai summit in Fondazione, il timore c’è. E nonostante tutto, l’organizzazione della manifestazione va avanti come se nulla stia accadendo, con la tabella di marcia per l’apertura delle sfilate il 12 febbraio. Pronti comunque, in caso di bisogno, a slittare di un paio di settimane, ma non di più. Burlamacco si appende ai dati provenienti dal mondo, specialmente dal Sudafrica da dove è partita la variante Omicron: il picco della nuova ondata è stato raggiunto, e gli esempi di chi ha avuto la variante prima dell’Italia dicono che dopo il picco i contagi scendono molto velocemente.

Quindi, forti di questa speranza, alla Fondazione hanno deciso che il 10 gennaio inizierà il montaggio delle parti meno invasive del circuito, cioè le barriere e i plinti di cemento. Per le tribune si aspetterà la settimana prima del debutto. E comunque tutto viene predisposto all’insegna della flessibilità, in modo da poter cambiare le date in corsa. L’obiettivo, in base alle linee date dal sindaco Giorgio Del Ghingaro, rimane lo svolgimento del Carnevale 2022 tra febbraio e marzo, settimana prima, settimana dopo. Senza sforare in aprile a ridosso di Pasqua che quest’anno cade il 17 (giorno fortunato, nonostante le credenze, visto che indica le stelle nella numerologia dei Tarocchi). L’unica certezza però è che, figuranti o spettatori, entreranno al Carnevale solo col super green pass. Mentre i bilanci sono rimessi alla capienza: quella normale sarebbe 80 mila spettatori, adesso col Covid è ridotta al 50%, 40 mila. Numero sufficiente a far tornare i conti, purché non scattino ulteriori limitazioni.

b.n.