Scende la pioggia, quella abbondante, e il torrente Baccatoio abbandona ancora una volta il suo colore limpido per assumere una tonalità rosso-arancio che non è passata inosservata all’occhio sia dei residenti di Valdicastello che dei turisti diretti a Casa Carducci. Alcuni di loro si sono fermati all’altezza del ponte di Rezzaio (nella foto) per immortalare con i telefoni un fenomeno che in realtà non è proprio uno spettacolo da applausi perché in quel serpentone non scorre soltanto ferro ma anche tutti gli altri metalli, pesanti e non, dilavati dalle gallerie dell’ex miniere “Edem“.
In primis il tallio, metallo che si è affacciato esattamente dieci anni fa nella comunità di Valdicastello (ottobre 2014), e a seguire al Pollino e nel lembo sud di Pietrasanta, contaminando le sorgenti della frazione. "Quel colore rossastro – spiega un gruppo di abitanti – è dovuto ai contaminanti. Quando piove in maniera copiosa e fuori dal normale l’acqua penetra nelle ex gallerie e fa confluire tutto nel torrente Baccatoio, colorandone le acque. Ma la cosa più preoccupante è che la piena del torrente ha sempre il solito esito: i metalli attraversano tutta la piana e finiscono in mare, alla foce del fosse Motrone. Ci domandiamo cosa scorre di preciso nel Baccatoio, domanda che ci hanno posto anche i turisti: esigiamo sicurezza".
d.m.