REDAZIONE VIAREGGIO

"Il Bagno dell’Estate" scava nella storia

Oggi il nostro viaggio ci porta alla scoperta di stabilimenti centenari e aneddoti gustosi tra Viareggio, Lido, Marina e Forte.

Altra puntata alla scoperta degli stabilimenti della Versilia per "Il Bagno dell’Estate".

Pinocchio. In attività dal 1953, sempre in mano agli stessi proprietari, il bagno si affaccia sulla piazza principale della Terrazza. La struttura, mano a mano, negli anni si è ingrandita fino ad arrivare a quella attuale, che comprende anche un’ampia piscina. Sulla spiaggia tende e ombrelloni, ma non manca neppure il bar e il ristorante. Clientela stagionale, lo stabilimento è perfetto per famiglie e bambini.

Imperiale. Lo stabilimento di Fiumetto è stato avviato nel ’50 da Bruno Benedetti. E’ portato avanti da Massimo Benedetti, la moglie Adriana e il figlio Alessandro, con la moglie di quest’ultimo Cinzia e il loro figlio Alessio. L’attività, in cui lavorano in totale sette persone, ospita una clientela storica, alcuni addirittura fin dagli anni ’50.

Riviera. Costruito nel ’45 tra Fiumetto e Tonfano, il bagno fu comprato nel ’68 dal compianto Luciano Melai. Il timone è passato poi alla moglie Graziana Baldi con i figli Roberta e Riccardo, quest’ultimi coadiuvati dai rispettivi consorti Leo e Michela. Una decina le persone in servizio, il tutto in un clima di familiarità e a misura di bambino.

Italia. Ha quasi un secolo di vita il bagno realizzato a Tonfano nel ’23 e gestito finora da quattro generazioni della famiglia Dazzini. Oggi i titolari sono i fratelli Claudia e Leonardo. Curiosa la storia dei fratelli della capostipite Emira, che emigrarono in Scozia a vendere pesce e patatine fritte per poi tornare e prendere in concessione il bagno, che chiamarono "Italia" come una delle loro sorelle. Rinnovato l’anno scorso, il bagno dà lavoro a 14 persone.

Nettuno Alba. Presente a Motrone dal ’76, è da sempre gestito dalla famiglia Summonti, mentre il proprietario è Gherardo Francesconi. Otto le persone in servizio e un ristorante apprezzato grazie ai cuochi Stella ed Enrico, aiutati dai rispettivi figli Paolo e Luca.

Rorò. Il bagno è stato avviato nel dopoguerra da Severino Gambogi, passando poi alla figlia Miretta. Tra stabilimento e bar lavorano una decina di persone. Due le ipotesi sul nome, tra cui il naufragio di un veliero, con il cui legno sarebbero state costruite le prime cabine, o i primi traghetti che approdavano a Forte per trasportare i blocchi di marmo, da cui l’abbreviazione dei verbi “roll on“ e “roll off“.

Gioconda. Il bagno di Fiumetto è stato rilevato nel 1979, quando prima c’erano solo la casa e dieci cabine. I soci sono Giagnoni Ana Suelly, Davide Della Bartola e Giovanni Giagnoni. La caratteristica capanna di paglia fu ricostruita in bambù e falasco, ospitando l’ex “Bambuzao“ in un’atmosfera caraibica.

La Perla. dal compianto Sergio e Mirella Tosi al nipote Lorenzo che rappresenta adesso il pilastro, seppur giovane, dello stabilimento, la famiglia ne e’ il segreto del successo. Un bagno storico, molto curato, fine e con una spiaggia estesa e variegata tra tende o ombrelloni.

Laura. Da 23 anni Giampolo Bazzichi gestisce lo storico bagno costruito circa 100 anni fa e che rappresenta la memoria storica dei primi bagni fortemarmini essendo accanto al pontile. Il soggiorno e il godimento della spiaggia è genuinamente versiliese, grazie ai servizi e all’accoglienza. Nota importante va alla cucina, gestita dalla chef Concetta, siciliana, che offre una pregiata selezione gourmet di cibi della Trinacria: arancini, ghiottonerie di “pisci”.

San Francesco. Da 31 anni è gestito le sorelle Camilla e Ginevra Giusti, richiama una curiosità storica. La nonna delle due sorelle, che si chiamava Ginevra Gabrielli, il 9 giugno 1914 fu la prima persona ad essere iscritta nel registro anagrafe del neonato comune. Oggi è un must per famiglie specie con bambini, che vanno pazzi per le piscine.

Rossella. Rossella Negrini ha dato il proprio nome, nel 1984, allo stabilimento balneare che gestisce con successo e che ha ereditato dalla nonna. Qui, con il marito e chef Elvio, accoglie da tantissimi anni sempre le stesse famiglie parmensi, sopratutto nel mese di luglio, e milanesi in agosto. I clienti sono presi per la gola, come si dice, con gli spaghetti alle vongole, panzanelle e torte di pera e cioccolato, oltre ad svariati altri piatti.