Il bis di Edith Bruck nel 92° Premio Rèpaci

“Il pane perduto“ della scrittrice di origini ungheresi si afferma nella sfida tutta al femminile della sezione Narrativa. Aveva già vinto nel 2009

Migration

Novantaduesima edizione del Premio letterario “Viareggio- Rèpaci”, 90 anni già compiuti per vincitrice della sezione Narrativa: è infatti Edith Bruck con “Il pane perduto” (La nave di Teseo) ad aggiudicarsi questa edizione, dove per la prima volta nella storia della manifestazione letteraria, ideata da Leonida Rèpaci, a contendersi il podio della terzina erano tre nomi femminili. Le altre finaliste erano infatti Gilda Policastro e Alice Urciuolo. La scrittrice ungherese Edith Steinschreiber (Bruck scelto come nome d’arte dal cognome del terzo marito), che testimonia ancora gli orrori della Shoah, era già stata nell’Olimpo del “Rèpaci” nel 2009, ma questo è il suo anno d’oro, con il successo dell’ultimo libro e l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Non è un nome nuovo anche quello di Walter Siti, Normalista, ex docente universitario, scrittore e critico letterario, che ha avuto la meglio nella terzina della saggistica con “Contro l’impegno. Riflessioni sul bene in letteratura ” (Rizzoli). Una vera new entry invece il friulano Flavio Santi, classe ‘73, vincitore per la sezione poesia con “Quanti (truciolature, scie, onde) 1999-2019” (Industria e Letteratura), autore di testi sia in italiano che in dialetto.

I vincitori sono stati svelati nel corso della cerimonia per la quale si è scelto uno scenario molto suggestivo, ovvero il molo della Madonnina, con posti contingentati a causa delle restrizioni Covid. Ma la consolazione per gli esclusi è stata la trasmissione in diretta su un maxischermo a Villa Paolina, o sulla pagina facebook del Premio e sull’emittente NoiTv. Monica Giandotti, giornalista Rai, conduce con il ritmo giusto insieme al neo-presidente, Paolo Mieli.

"Un premio prestigioso e una serata finale indimenticabile – ha dichiarato il sindaco – mentre Viareggio corre per la candidatura a capitale italiana della cultura per il 2024. Il mio ringraziamento va a quanti si sono impegnati per portare a termine un lavoro che è stato lungo, impegnativo ma decisamente affascinante. Il 2024 è vicino: abbiamo tracciato la rotta". "Una competizione molto agguerrita, una votazione sofferta – commenta il presidente Mieli – perché tutte le opere giunte in finale avrebbero meritato il premio assoluto nella propria categoria. Tra i giurati si è svolto un confronto molto ricco di argomentazioni e per questo e per il lavoro svolto ringrazio tutta la giuria".

Tutte scrittrici quelle a cui sono stati consegnati i premi speciali: ad Annalena Benini è andato il Premio Giornalistico, a Igiaba Scego il Premio Internazionale e ad Alessandra Carati il Premio Opera Prima per il suo romanzo d’esordio, “E poi saremo salvi”, edito da Mondadori.

Chiara Sacchetti